Via il semaforo a Sulzano, arriva la rotonda per snellire il traffico

Presentato il progetto cofinanziato da Regione: «Cinque mesi di disagi, poi la situazione migliorerà»
L'incrocio interessato dall'intervento - © www.giornaledibrescia.it
L'incrocio interessato dall'intervento - © www.giornaledibrescia.it
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Il progetto definitivo della nuova viabilità che interesserà il centro di Sulzano, presentato ai cittadini ieri sera in una sala gremita, sarà un «biglietto da visita degno del paese lacustre - così lo definiscono gli amministratori - non solo dal punto di vista estetico ma anche funzionale, visto che ne migliorerà la viabilità e la vivibilità».

Gli elementi caratterizzanti il progetto sono numerosi, in primis l’eliminazione del semaforo sostituito con una rotonda senza dislivelli e quindi calpestabile, e l’accessibilità della zona dell’imbarcadero e del centro storico alle persone con difficoltà motoria e ai passeggini;poi le fermate di sosta per i bus, una pavimentazione decorosa con spartitraffico ed aiuole.

«I lavori che inizieranno a breve rientrano nell’Accordo Quadro del 2018 con cui Regione Lombardia ha premiato, finanziandoli al 50%, i progetti dei paesi lacustri protagonisti di The Floating Piers - ha spiegato la sindaca Paola Pezzotti -. Progetti che dovevano vertere su riqualificazione dei servizi turistici, ambiente, e sviluppo di strutture ricettive. Sulzano ha presentato la riqualificazione di piazza XXVIII Maggio e la nuova viabilità: se per cinque mesi ci saranno disagi per i residenti e per chi transita dal centro di Sulzano, poi la situazione migliorerà».

Pro e contro

Pezzotti ha chiesto pazienza sia per le attività che per il transito, ma è necessario intervenire sul semaforo, che nei fine settimana crea problemi e code. «Abbiamo richiesto a Sevat, la società della Comunità Montana di Val Trompia che ha predisposto il progetto e gestirà i lavori, di ascoltare le richieste dei cittadini, sono state effettuate molte simulazioni in base alle esigenze».

Contrario all’opera il gruppo Uniti per il cambiamento, che lamenta il costo (800 mila euro di cui 400 dalla Regione e i restanti da fondi di bilancio attraverso un mutuo), la convinzione che peggiorerà la sicurezza dell’attraversamento pedonale, la perdita di nove posti auto per i residenti, e la circolazione di autoarticolati e di mezzi pesanti su via Pericoli che rimarrebbe l’unica via dove i mezzi pesanti possono fare manovra.

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