Vasca d’accumulo nell’ex cava di Castrezzato: soluzione contro la siccità

Alla Bargnana inaugurato il nuovo impianto, ha una capienza di oltre 150mila metri cubi
DA UNA CAVA RICAVATO UN BACINO
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L’acqua è un bene prezioso, ma purtroppo come spesso accade, ce ne accorgiamo soltanto quando manca. Com’è accaduto la scorsa estate. E con il cambiamento climatico che è ormai realtà, dobbiamo ormai attrezzarci. Poggia su queste considerazioni l’importante progetto che realizzato a Bargnana di Castrezzato: una vasca di accumulo a uso irriguo e di laminazione delle piene. Un bacino creato dal recupero di una ex cava di ghiaia.

Ieri mattina il taglio del nastro sotto una copiosa nevicata, che certo qualche disagio lo ha creato, ma stiamo pur sempre parlando di acqua, per quanto appunto ghiacciata, quindi è stata ben accolta. Il bacino si estende su un bacino di 20mila metri quadrati ed ha una capacità di ben 150mila metri cubi d’acqua, dei quali la metà riservati alla difesa dalle piene.

Perché la finalità dell’impianto è doppia; la vasca è collegata al canale consortile roggia Trenzana - Travagliata; quando il corso è in piena, l’eccesso d’acqua va appunto nel bacino, che successivamente restituisce l’acqua a disposizione delle esigenze del- l’agricoltura. Il reticolo idrico alimentato dalla roggia, nei suoi due rami (appunto verso Trenzano e Travagliato) permette di irrigare oltre 1.500 ettari di terreni.

Grazie all’intervento del Consorzio di bonifica Oglio Mella, ha spiegato il neopresidente Renato Facchetti, «abbiamo inaugurato la prima concreta attuazione della legge regionale 34/2017 che ha permesso la trasformazione di questa cava dismessa; di questo siamo molto orgogliosi». «Il risultato raggiunto rappresenta la cultura del fare della bonifica - ha ripreso Massimo Gargano, direttore generale di Anbi, l’Associazione che rappresenta i consorzi italiani - e rientra a pieno titolo nel Piano Laghetti della nostra Associazione che intende dare risposte fattive alla minaccia idrogeologica e al rischio siccità, ossia alle due facce della crisi climatica».

Siccità

Al taglio del nastro erano presenti praticamente tutti i sindaci della zona e gli assessori regionali Fabio Rolfi (delega all’Agricoltura) e Davide Caparini (delega al Bilancio); la Regione ha contribuito al progetto con 370mila euro. «È un risultato eccezionale - ha detto l’assessore Rolfi -, reso possibile dalla legge regionale che ho promosso, dai fondi regionali e dalla collaborazione tra Regione Lombardia, Anbi, Consorzio di bonifica Oglio Mella e Comune di Castrezzato». Come detto, l’opera servirà anche ad accumulare acqua.

«Non è l’unico modo di affrontare la siccità, ma è un intervento strutturale importante - ha continuato Rolfi - che darà respiro al settore primario. Tanta, troppa burocrazia ha rallentato la realizzazione dell’opera, ma insieme ce l’abbiamo fatta».

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