Una sola Gev: situazione critica alle Torbiere

Un’unica guardia ha in capo il controllo dei 360 ettari di parco. Colpa della burocrazia
Un bello scorcio autunnale della Riserva delle Torbiere © www.giornaledibrescia.it
Un bello scorcio autunnale della Riserva delle Torbiere © www.giornaledibrescia.it
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Trecentosessanta ettari di territorio, tra acqua e terra, zona umida di importanza internazionale e di nidificazione di avifauna, sottostante a una serie di divieti e frequentata da migliaia di persone. Ma, ad oggi, c’è una sola guardia ecologica a vigilare su tutto.

La Gev, guardia ecologica volontaria, è in capo alla Provincia ed è l’unica ad esercitare il servizio per la Riserva naturale delle Torbiere del Sebino. La singolare situazione in cui si trova l’ente attualmente è dovuta a una serie di motivi burocratici: finché non sarà riconosciuto come «raggruppamento di comuni» non avrà la possibilità di avere delle proprie guardie.

Eppure l’area è vasta e le azioni da controllare sono molte: vanno dalla pesca di frodo ai picnic, dal disturbo alla quiete dell’habitat all’ingresso di cani. Il servizio di vigilanza, una volta a regime, sarà gestito per mezzo di apposito regolamento dall’ente gestore della Riserva, che avrà in carico tutti gli oneri di tipo finanziario necessari alla gestione attiva delle Gev.

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