Turisti allarmati contro i cacciatori: «Sono vicini ai sentieri»

Sos di una coppia svizzera. Il sindaco: «Nulla di illegale, si usi il buon senso»
Nervi tesi tra cacciatori e turisti - Foto © www.giornaledibrescia.it
Nervi tesi tra cacciatori e turisti - Foto © www.giornaledibrescia.it
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A Montisola la caccia e il turismo non vanno d’accordo, o almeno non sempre. L’ultimo episodio con capannisti e turisti nel ruolo di antagonisti si è verificato alla fine di settembre, probabilmente a insaputa dei cacciatori.

La segnalazione arriva da una coppia di visitatori svizzeri, di Berna, «spaventati e preoccupati» dalle attività di capannisti che esercitavano «anche vicino ai sentieri escursionistici» e «poco distanti dal santuario della Madonna della Ceriola». Secondo il signor Raimund Rodewald, che fa parte della Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio, «la caccia dovrebbe essere svolta solo nelle prime ore del giorno, per evitare di mettere a contatto chi caccia e chi si trova sull’isola come visitatore attirato dalle bellezze della natura. Ho chiesto spiegazioni di questi episodi, che mi sono sembrati strani, e mi è stato risposto che è meglio non camminare nei boschi dell’isola nel periodo di caccia. Ho avuto allora l’impressione - continua Rodewald - che il lavoro per accrescere il turismo lanciato da Floating piers nel 2016 non sia in coerenza con questi comportamenti».

La comunicazione del turista svizzero si conclude con la denuncia della presenza di «sistemi di roccoli, con reti e gabbie per la cattura degli uccellini», prima di ricordare che «la legge (l’articolo 8 della direttiva 2009/147/CE) vieta la caccia con questi strumenti».

Dell’episodio abbiamo parlato anche con il sindaco Fiorello Turla. «Premetto che non c’è nulla di illegale - ha detto il primo cittadino montisolano -. I capanni, sull’isola circa una ventina, sono tutti autorizzati dalla Provincia di Brescia. A Monte Isola non ci sono roccoli per la cattura: le reti sono da richiamo, ossia contengono uccelli vivi e hanno lo stesso compito delle gabbie». La possibilità che cacciatori e turisti si avvicinino? «A volte - risponde il sindaco - i visitatori sono tanti e andando per boschi possono raggiungere anche le aree adibite da sempre alla caccia». Per finire: «Raccomando a tutti il buon senso».

 

 

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