Trovate a Ome carcasse di cane e gatto chiuse in sacchi neri

Su entrambi gli animali è in corso l’esame autoptico da parte dell’Istituto Zooprofilattico e sulla vicenda indagano i Carabinieri forestali
Un cane
Un cane
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Le cercasse di un cane e di un gatto sono state trovate in alcuni sacchi neri durante una passeggiata da due donne ad Ome. Il cane era un segugio e aveva il cranio sfondato, probabilmente da una bastonata. Il gatto, invece, aveva le zampe posteriori rotte, probabilmente perché finito in una tagliola. Su entrambi è in corso l’esame autoptico da parte dell’Istituto Zooprofilattico competente e sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri forestali.

«Purtroppo non sarà facile incastrare chi ha compiuto queste crudeltà, ma confidiamo che i Carabinieri facciano tutto il possibile per dare un nome alla persona che si è macchiata di due crimini così orrendi. Il nostro Codice Penale punisce chi uccide un animale per crudeltà e senza necessità con la reclusione da 4 mesi a 2 anni e auspichiamo davvero che si possa dare giustizia a queste due povere vittime di un essere spregevole che non ha alcun rispetto per la vita», spiega Piera Rosati, Presidente della Lega nazionale di difesa del cane.

«Data la difficoltà delle indagini, lanciamo un appello a tutta la cittadinanza perché fornisca qualsiasi informazione utile a identificare il colpevole e a segnalare la presenza di eventuali altre tagliole o altri mezzi di cattura illegali, anche per tutelare chiunque frequenti i boschi nel proprio tempo libero», conclude Rosati.

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