Trattoria Da Gina e parco Moro: cercansi gestori

A fine mese scade il bando comunale di Rovato per l’assegnazione dello storico locale
In via Vantini
In via Vantini
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Trattoria «Da Gina» e parco «Aldo Moro»: il Comune di Rovato ci riprova. L’Amministrazione comunale della capitale della Franciacorta ha rimesso a bando due pezzi pregiati del proprio patrimonio: i locali di via Vantini 3, storica sede della trattoria «Da Gina», e la gestione del più grande parco urbano, quello intitolato all’ex presidente del Consiglio e della Democrazia cristiana, con annesso bar e punto ristoro.

«Da Gina» è, da oltre un secolo, uno dei punti di riferimento dell’enogastronomia nel centro storico della cittadina. La gara per locare gli immobili, a due passi dalla biblioteca comunale, era già stata bandita nel 2018. A vincerla «L’arte in cucina srl», che però non è mai entrata nello stabile. Gli attuali gestori avevano infatti impugnato il bando. La disputa legale è terminata nel dicembre del 2020, con la conferma della decisione dell’Amministrazione. Nel frattempo, però, è arrivato il Covid, e la rinuncia dei vincitori.

Da qui la necessità di una nuova gara, aperta fino al 27 maggio. Base d’asta: 24mila euro di canone annuo d’affitto, con un contratto di sei anni, rinnovabile per altri sei. La bontà dell’offerta economica peserà però solo parzialmente: ai 30 punti che la Commissione assegnerà alla proposta finanziaria se ne aggiungono infatti altri 70, relativi alla bontà del progetto tecnico e commerciale.  Dalla ristorazione…al verde pubblico: in questi giorni scade un altro bando, quello relativo alla gestione del parco Aldo Moro di largo Cattaneo e del relativo chiosco, immerso nel verde.

La prima gara, pochi mesi fa, era andata deserta. Ora il nuovo capitolato, che abbassa il canone d’affitto annuo a 7mila euro. I privati, o le associazioni, interessati dovranno garantire l’apertura del parco, uno dei più frequentati del centro, con la pulizia dell’area verde, la sanificazione dei servizi igienici e la raccolta dei rifiuti. Per quanto riguarda il chiosco, invece, un unico divieto: il no all’installazione di video-slot e altri apparecchi elettronici di scommesse.

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