Torbiere, la Riserva in parte chiusa per lavori di manutenzione

Per un paio di mesi una porzione dell'oasi non sarà accessibile, in vista di interventi di rimboschimento ma anche per tutelare l’avifauna
La Riserva naturale delle Torbiere è ciclicamente soggetta a attente manutenzioni
La Riserva naturale delle Torbiere è ciclicamente soggetta a attente manutenzioni
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La Riserva naturale Torbiere del Sebino chiude (parzialmente) per lavori. L’oasi naturalistica sarà infatti al centro di interventi di manutenzione per almeno un paio di mesi: per questa ragione l’area compresa tra il centro accoglienza visitatori di Iseo e la rotonda del Ciochet non sarà accessibile. Per «sostituire» il tratto interessato, è stato individuato un percorso alternativo lungo via Colombera.

Le strategie

«Le zone umide sono, per restare in buone condizioni, hanno bisogno di una costante attenzione - ha spiegato il direttore della Riserva, Nicola Della Torre -. I lavori che verranno svolti nell’ambito del progetto “Una Riserva al servizio della Comunità”, finanziato dalla Regione Lombardia grazie al bando BioClima, con un contributo di 267mila euro, sono propedeutici a diversi obiettivi, tra cui il miglioramento delle zone caratterizzate dal Cladium mariscus, la sistemazione di alcune aree per favorire l’avifauna, precise azioni di forestazione per contrastare l’impatto della Sp XI Iseo-Rovato, che si trova al confine con la Riserva. E ancora la lotta contro le specie vegetali invasive e il perfezionamento di educazione ambientale rivolte alle scuole dei tre Comuni».

Sinergia

Agli interventi di riforestazione e rigenerazione ecologica hanno contribuito anche dei partner privati tra qui Etifor (con 76mila euro), Acque Bresciane (8mila) mentre l’ente Riserva ne ha messi sul piatto 35mila. In totale il progetto costerà 386mila euro, investimento spalmato su tre anni.

Ieri sono invece iniziati i lavori per la messa a dimora di 4.500 piante sul limitare della Sp XI, che costeggia il percorso nord. Un tratto di strada sul quale, stando a un monitoraggio del Comune di Iseo, passano circa ottomila veicoli al giorno. Nello specifico, verrà effettuato uno scavo di 500 metri per realizzare una vasca nel canneto atta alla conservazione dell’avifauna acquatica. Nell’area ex-magazzini della Torba sarà invece scavato un nuovo stagno per gli anfibi mentre nelle vicinanze della torretta di avvistamento degli uccelli saranno piantumate 2.500 piantine di falasco.

Anche quest’ultimo progetto, come ha confermato l’ornitologo Paolo Trotti, dovrebbe favorire la presenza di alcuni uccelli normalmente presenti solo nella Riserva, quali l’airone rosso, la salciaiola, il basettino. «Per acquistare le piantine, è cominciata una “campagna di sensibilizzazione” già lo scorso anno che ha portato un ciclista a pedalare in Marocco e numerose iniziative collaterali. Oggi da vendere ce ne sono ancora 1.600: il 7 ottobre è stata organizzata un giornata di “piantumazione” comunitaria aperta a tutti gli interessati».

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