Tenta di accoltellare il marito, in passato lo aveva picchiato

A Provaglio d'Iseo la moglie gli ha lanciato addosso alcuni coltelli, lui si è rifugiato in bagno e lei lo ha seguito con una mannaia
L’intervento dei carabinieri del Norm di Chiari è stato provvidenziale
L’intervento dei carabinieri del Norm di Chiari è stato provvidenziale
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Lui l’ha attesa tutta notte. Lei si è presentata a mattina inoltrata. Erano da tempo passate le otto quando ha infilato le chiavi nella toppa di casa. I figli erano a scuola ormai da una mezz’oretta. Alla sua richiesta di spiegazioni - risultata quanto meno improvvida con il senno di poi - la donna ha reagito con violenza. Stando almeno alla ricostruzione fatta dagli inquirenti ha messo la mano nel cassetto delle posate ed estratto una serie di coltelli da cucina. E gliel’ha lanciati tutti addosso.

Lui, il marito, dopo averne schivati alcuni ed essersene preso uno nella schiena, ha cercato di sfilarsi i panni del bersaglio, e telefonino alla mano, si è rinchiuso in bagno. Forse sperava, ma si è sbagliato, che lo scorrere dei minuti avesse il sopravvento sulla rabbia della moglie. Quanto meno riuscisse a stemperarla. Così non è stato. La donna, dallo stesso cassetto, ha estratto anche una mannaia da cucina, di quelle per tranciare la carne e le verdure, ed ha cercato di stanarlo. Avrebbe cercato di abbattere la porta. Lui si è aggrappato al telefonino, ha chiamato il 112 e, dopo qualche minuto, ha potuto finalmente rilassarsi.

L’intervento

I militari del Nucleo Radiomobile di Chiari a Provaglio d’Iseo, a casa sua e della moglie, sono arrivati in qualche frangente. Conoscevano l’indirizzo. Ci erano già stati poco più di un mese fa, chiamati sempre da lui. Il 48enne aveva richiesto il loro aiuto per sottrarsi alle botte della moglie che di anni ne ha sette di più. Poi però aveva deciso di non sporgere denuncia.

Una volta sul posto i militari hanno portato a più miti consigli la signora e consigliato un passaggio al pronto soccorso al marito. L’uomo è stato portato al vicino ospedale di Iseo dov’è stato medicato. Non ha avuto bisogno di punti di sutura, ne avrà per sette giorni. Lei, dopo un passaggio in caserma, invece è stata condotta al carcere di Verziano, su ordine del sostituto procuratore Roberta Panico. Il pm le contesta il tentato omicidio. In carcere, la donna, ci starà almeno sino a domani, quando comparirà davanti al giudice per l’interrogatorio di convalida.

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