Talento nostrano in mostra, ecco i capolavori di casa

Le opere artigianali dei cittadini esposte nella sala civica di Corte Franca fino al 7 ottobre
In mostra quadri, ceramiche e molto altro ancora - © www.giornaledibrescia.it
In mostra quadri, ceramiche e molto altro ancora - © www.giornaledibrescia.it
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Sono tutti «made in Corte Franca». Prodotti del talento nostrano, frutto di fantasia, lavoro, sudore franciacortino doc. E il Comune ha deciso di metterli in mostra, proprio nell’anno in cui si celebra il 91esimo anniversario dalla nascita del Municipio unico, quello in cui le quattro frazioni si unirono in una sola realtà.

Ha preso il via l’edizione zero di Made in Corte Franca, la rassegna voluta dall’Amministrazione e interamente dedicata alla creatività artistica locale. L’obiettivo è proprio quello di «valorizzare i talenti di casa nostra - dice l’assessore alla Cultura Dario Lazzaretti -, sperando di creare un contenitore che ogni anno metta in vetrina il meglio dell’estro e dell’impegno cortefranchese».

Nelle scorse settimane il Comune aveva lanciato una chiamata alle armi, chiedendo a tutti i cittadini di farsi avanti con opere, lavori, il frutto tangibile dell’ ingegno. E in parecchi hanno risposto all’appello. Così fino al 7 ottobre la sala civica ospiterà la mostra intitolata proprio «Made in Corte Franca»: esposte, fra le altre, opere in ceramica create da Simona Stefana, quadri dipinti da Ivana Ferrari, oltre 500 tavolette di legno incise da Aldo Facchinetti con fatti di cronaca, così come decine di scatti fotografici realizzati da Faustino Brescianini che raccontano l’evoluzione delle quattro frazioni.

I lavori potranno essere ammirati stasera alle 20.30, il 28 settembre, il 2, 5, 6, 7 ottobre dalle 9 alle 12. Nell’edizione zero della rassegna spazio anche ai talenti letterari: lunedì 30 alle 20.30 toccherà invece a Yuri Carnevali presentare il suo volume «La variabile T» seguito dalla lettura delle poesie di Lucia Anessi per voce della figlia Fabiana e dalla breve conversazione con Caterina Bracchi, che si definisce «consulente del linguaggio muto del corpo».

 

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