Spiedo: si tratta con l'Europa per una deroga

Primo tavolo tecnico per mettere in scacco, o quantomeno aggirare, la normativa europea che ha reso illegale lo spiedo bresciano
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Primo tavolo tecnico, in Broletto, per mettere in scacco, o quantomeno aggirare, la normativa europea che ha reso illegale, nei ristoranti, lo spiedo bresciano tradizionale, con l’utilizzo degli uccellini.

Presente all’incontro nella sede della Provincia anche il Ministro all’Ambiente, Gian Luca Galletti. Quel che è emerso dall’incontro è che si tenterà di agire dialogando con l’Europa, per ottenere una deroga che permetta di riaprire la stagione, a settembre, con il piatto tipico, che non può privarsi dei gustosi e aromatici volatili per essere ritenuto tale. Questa è la «mission», ardua ma non impossibile, spiegano gli attori del confronto.

L’incontro avvenuto nelle scorse ore, nella sede provinciale in piazza Paolo VI, ha visto la partecipazione delle Associazioni Ascom, Arthob, Confesercenti, dei rappresentanti dei Comuni di Serle e di Gussago, dei parlamentari Guido Galperti (Pd), Giuseppe Romele (Fi); di Gianluigi Raineri, consigliere provinciale (Fi), dei consiglieri provinciali triumplini Diego Peli (Pd) e Michele Gussago (Pd), di Gianmarco Quadrini, segretario provinciale Udc, del «padrone di casa», Pier Luigi Mottinelli (Pd), presidente della Provincia, e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, appunto, Gian Luca Galletti. 

Ma quali sono le prime azioni che verranno intraprese? «Il Ministro Galletti - ha riferito l’onorevole Guido Galperti - ha invitato le associazioni e i ristoratori a fornire un contributo tecnico, raccogliendo quanti più dati e informazioni possibili a difesa del piatto nostrano. La strada da percorrere potrebbe portare a trattare con l’Unione europea una deroga per i territori che hanno definito un disciplinare di utilizzo del piatto tipico, finalizzati a rimarcare una presenza non solo produttiva ma anche di tradizione e territorialità. Laddove c’è la Denominazione comunale, insomma, a protezione della ricetta originaria, potrebbe essere consentito agli operatori che lavorano in quel territorio di presentare, sulle tavole degli esercizi, il piatto tipico in tutta la sua completezza. Si agirà a ritmi serrati, nella speranza di ottenere dei risultati alla ripartenza della stagione, a settembre». 

La legge, che doveva fungere come norma anti-bracconaggio sta rivelandosi, invece, una ghigliottina per i ristoratori bresciani, che fino all’entrata in vigore della normativa, potevano acquistare i passeri, certificati e tracciabili, da Tunisia, Cina e Thailandia. Ora il canale è stato chiuso e si lavora, con una deroga, per riaprire il passaggio, che potrebbe portare alla rinascita del nostro spiedo «con osèi». 

 

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