Spari davanti al bar a Erbusco: chiuso il cerchio

Il fatto lo scorso 29 febbraio a Erbusco: un albanese era stato raggiunto di striscio
Carabinieri al lavoro. Foto © www.giornaledibrescia.it
Carabinieri al lavoro. Foto © www.giornaledibrescia.it
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Sono serviti tre mesi di indagini ai carabinieri della Compagnia di Chiari e della stazione di Erbusco per fare piena luce sul ferimento a colpi di pistola di un 27enne albanese all’esterno del bar «Mi Vida» sulla rotonda Bonomelli la sera del 29 febbraio.

Nelle scorse ore sono state eseguite le misure cautelari chieste dalla Procura della Repubblica nei confronti di un 40enne di Cologne e un 30enne kosovaro residente a Erbusco. Quella sera i due ebbero una violenta lite con un gruppo di stranieri che poi degenerò in una rissa. Avendo la peggio fuggirono ma tornarono poco dopo armati di una pistola di piccolo calibro.

Secondo i carabinieri sparò il 30enne kosovaro, probabilmente dirigendo i colpi verso terra per spaventare o per non essere nuovamente aggredito. Quella sera però i proiettili rimbalzarono e presero una traiettoria imprevedibile che finì per attingere, per fortuna solo di striscio, un 27enne albanese che si trovava nella zona e che era poi stato medicato sul posto. In seguito a quella, e altre vicende analoghe, il questore dispose la sospensione della licenza del locale.

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