Sos dall'istituto Madonna della Neve: «I bus non passano»

Il dirigente dell’istituto paritario di Adro scrive al Provveditorato e chiede un intervento risolutivo
Gli studenti dell'istituto Madonna della Neve lamentano disservizi nei trasporti - Foto © www.giornaledibrescia.it (archivio)
Gli studenti dell'istituto Madonna della Neve lamentano disservizi nei trasporti - Foto © www.giornaledibrescia.it (archivio)
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Studenti, famiglie e dirigenza dell’istituto scolastico paritario «Madonna della Neve» di Torbiato di Adro si mobilitano contro i disservizi legati al trasporto pubblico. Almeno 25 gli studenti degli indirizzi liceali che lamentano autobus che non passano, o che lo fanno con ampio anticipo o in ritardo. Il risultato è sempre lo stesso: studenti che, per raggiungere l’istituto scolastico della Franciacorta, devono letteralmente sudare sette camicie, entrando spesso in ritardo e non per colpa loro.

A sollevare la questione è il direttore dell’istituto, padre Gino Toppan: «Abbiamo ricevuto decine di segnalazioni da parte degli studenti e delle loro famiglie, soprattutto sulla linea LS041», quella che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, partire da Castrezzato alle 6.40 per arrivare davanti all’istituto adrense alle ore 7.50. In mezzo, i Comuni più popolosi della zona, come Chiari e Rovato, oltre a Cologne, Coccaglio ed Erbusco. 

I disagi segnalati fin dal mese di ottobre non hanno portato al momento a miglioramenti concreti, tanto che famiglie, studenti e scuola hanno deciso di rivolgersi all’Ufficio scolastico territoriale di Brescia scrivendo una lettera che è stata spedita lunedì scorso. Nella lettera, destinataria la referente Ust Monica Buizza, padre Gino Toppan «segnala le numerose lamentele da parte delle famiglie che usufruiscono della linea di trasporto pubblico LS041», che partendo da Castrezzato arriva alla Madonna della Neve. Le famiglie, «incontrate - continua il responsabile scolastico - lo scorso 3 dicembre, segnalano che nel mese di ottobre e novembre il bus non ha effettuato la corsa lasciando in strada tutti gli utenti» per almeno 9 volte.

«Altre volte è passato in ritardo o in anticipo. Spesso, inoltre, gli autisti non conoscevano il tragitto», aumentando i tempi di percorrenza ben oltre il suono della prima campanella. «Facciamo poi presente - aggiunge padre Toppan - che i disservizi sono stati segnalati più volte dalle famiglie al call center di Arriva ma non è stata ottenuta alcuna risposta. Chiediamo quindi cortesemente che possa essere risolto quanto prima il disagio arrecato alle famiglie che, tra l’altro, hanno pagato in anticipo un abbonamento annuale».

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