Sicurezza a Gussago: controlli ai varchi e azioni di vicinato

Il dibattito in Consiglio comunale: sul fronte della Locale invece non possono essere fatte assunzioni di nuovi agenti
Una delle telecamere poste all’ingresso di Gussago
Una delle telecamere poste all’ingresso di Gussago
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Più controlli, raddoppio dei varchi elettronici con verifica automatica delle targhe, decollo del progetto «Più vicini, più sicuri» che prevede il coinvolgimento della popolazione. I quartieri si stanno organizzando per un’attiva collaborazione col Comune e con le forze dell’ordine. Il primo gruppo di quartiere - il Vaila - si è costituito. In settembre inizieranno gli incontri di formazione.

La questione sicurezza è tornata ad occupare l’aula del Consiglio comunale di Gussago, trovando una sostanziale convergenza sul progetto della Giunta di potenziare, con diversi interventi, l’interconnessione tra sistemi di sorveglianza, forze dell’ordine e cittadini.

Gli interventi previsti dalla Giunta del sindaco Coccoli, se da un lato sono stati giudicati carenti dalla lista Aliprandi, sono stati ben accolti - accolgono invece ratificati dall’ex sindaco Lucia Lazzari - Lega - e da Stefano Quarena, dell’omonimo gruppo di Centro-destra. «Da una analisi fatta sull’intero documento dello stato di attuazione dei programmi questo è l’unico intervento redatto seguendo in maniera abbastanza coerente gli obiettivi di Giunta», ha detto Lucia Lazzari che ha chiesto però un impegno del Comune per il rafforzamento della Polizia locale. «L’organico dell’Ufficio è di sei operatori, un impiegato amministrativo ed il responsabile - ha detto - In base al numero di abitanti, Gussago dovrebbe disporre di almeno undici persone». «Le assunzioni di nuovi agenti purtroppo sono bloccate - ha replicato il sindaco Giovanni Coccoli - non per volontà dell’Amministrazione ma per l’oggettiva impossibilità. Però incrementeremo l’opportunità di tracciare e controllare il maggior numero di veicoli che orbitino sul territorio comunale, attività sempre più necessaria ed utile al fine di riuscire a rintracciare i responsabili di azioni criminose. Cresceranno gli accessi al territorio controllati dal sistema, e si giungerà al raddoppio (per poter tracciare anche in uscita i veicoli) di alcuni di quelli già funzionanti».

Nel caso in cui fosse vinto un bando pubblico al quale il Comune ha partecipato, spiega infine la Giunta, sarebbe possibile estendere la rete di monitoraggio, installando anche telecamere nei luoghi sensibili.

 

 

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