Siccità, a Gussago arrivano le cisterne per recuperare l'acqua dalle fontanelle

L'iniziativa del Comune nasce in seguito a una polemica sullo spreco idrico. Le fontanelle sono punti di monitoraggio
Una delle fontanelle cui verrà apposta una cisterna - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una delle fontanelle cui verrà apposta una cisterna - Foto © www.giornaledibrescia.it
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In tempo di crisi idrica, il Comune di Gussago ha deciso di recuperare il getto continuo d’acqua dalle fontanelle che fungono da punti di monitoraggio per la qualità del ciclo idrico da parte di A2A, ragione per la quale il loro flusso non può essere interrotto.

L’idea è quella di posizionare una cisterna che permetterà di evitare di disperdere acqua. È questa l’azione intrapresa dall’Amministrazione guidata dal primo cittadino di Gussago, Giovanni Coccoli, che sottolinea con orgoglio: «Siamo il primo Comune della provincia di Brescia ad aver pensato a questa soluzione. L’idea è venuta a seguito di una polemica scoppiata lo scorso anno».

La polemica

Alcuni residenti, infatti, avevano polemizzato sul presunto spreco idrico derivante dal flusso continuo di quelle fontanelle. «Non sono mai spente, mentre noi abbiamo il divieto di lavare la macchina o di dare da bere alle piante»: questo era lo stile dei commenti sui social network, dove i cittadini sfogavano il loro malcontento per le limitazioni imposte dal Comune; il livello di allerta provocato dalla siccità aveva infatti imposto misure drastiche in tutta la provincia.

«A tal proposito - ricorda Coccoli - avevamo ricordato ai nostri concittadini che sul territorio ci sono sì delle fontanelle che non vengono mai chiuse, ma quello che i polemizzatori non sanno è che si tratta di punti di monitoraggio delle acque e quindi il flusso, in questi casi, non può mai essere interrotto». Sono sette i punti di monitoraggio a Gussago, sette fontanelle utilizzate da A2A e dall’Asl competente per controllare che l’acqua risponda ai requisiti previsti per il consumo urbano. A Brescia e nei Comuni serviti, vengono effettuate mediamente oltre 12mila analisi all’anno per monitorare svariati parametri.

Recupero

 «Ecco che - prosegue il sindaco - abbiamo pensato di non perdere tutta quell’acqua che fuoriesce. Dunque si è deciso di installare delle cisterne che permetteranno il recupero delle acque, che potranno essere prelevate dagli addetti del Comune, attraverso una pompa, e utilizzate per l’irrigazione urbana».

La prima cisterna da 10mila litri di capienza verrà posizionata in prossimità della fontanella di via Kennedy: l’intera operazione avrà un costo totale di 15mila euro per l’Amministrazione. «Contiamo di avere questo primo polmone di accumulo entro luglio, in modo da affrontare l’irrigazione estiva delle piante utilizzando questa acqua». L’intenzione dell’ente è di dotare quanti più punti di monitoraggio di queste cisterne per il recupero delle acque al fine di ridurre drasticamente la dispersione idrica. 

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