Rovato, la discarica diventerà un parco urbano

Avviati i lavori per recuperare la discarica vicino al cimitero. Conferiti 2,3 milioni di metri cubi
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Cancelli chiusi alla discarica di Rovato. Niente più via vai quotidiano di camion colmi di rifiuti inerti da aggiungere sulla collina artificiale che cominciò a prendere forma nel 1996, anno di apertura dell'impianto nell'ex cava di fronte al cimitero.

All'interno si vedono soltanto un bilico, che sulla cima scarica terra e scarti edili tritati, ed una ruspa, che spiana per rimodellare curve e sbalzi. Linea Ambiente, società della Lgh (di cui è azionista Cogeme), ha iniziato il recupero del sito. Il conferimento dei rifiuti non pericolosi è terminato il 30 giugno, ma soltanto ai primi di ottobre l'Arpa ha dato il nulla osta per i lavori, che sono iniziati nelle scorse settimane. Finiranno entro la primavera del 2013: allora si potrà cominciare con la riforestazione dell'area, per vederla trasformarsi in collina verde e boscosa.


La discarica ha accolto 2,339 milioni di metri cubi di rifiuti, in media 200mila tonnellate l'anno. La profondità media sotto il piano campagna è di 35 metri, la quota massima fuori terra è di 14 metri. È rimasta attiva dal marzo 1996 al 2003, poi di nuovo dal 2006 alla scorsa estate. La superficie totale è di 76mila mq, in parte già parzialmente recuperati: la zona ovest, infatti, era stata completata nel maggio 2010. I nuovi lavori sono stati affidati all'impresa Stefanini di Ospitaletto. Il progetto è dello staff tecnico di Linea Ambiente: Gabriella Ruboni, Stefano Querci, Santo Lauro, Gianluigi Gandossi.


Su circa 60mila mq saranno posati 150mila mc di materiali inerti terrosi in vari strati per il drenaggio del biogas (un impianto per il recupero energetico è in funzione già dal 2003), la copertura di una geomembrana impermeabile, lo strato superficiale finale. Inoltre, saranno tracciate piste di transito e strade perimetrali di servizio, verrà realizzata la regimazione delle acque meteoriche. In tutto si tratterà di opere per 2,5 milioni di euro.
Dopo la messa in sicurezza e il recupero della discarica, nel secondo semestre del 2013 si passerà alla fase più... estetica-ambientale. Il sito, data la vicinanza con il paese, diventerà una sorta di parco urbano. «Nella scelta della vegetazione - dicono i tecnici - terremo conto delle specie autoctone». Sono previsti percorsi a piedi, piste ciclabili, punti di sosta, rifugi per la fauna: insomma, tutto quanto può definire ed attrezzare una zona verde a disposizione dei cittadini. Prima di una fruizione libera e completa bisognerà comunque aspettare 30 anni: il tempo stabilito dalla normativa per dire conclusa la fase di assestamento del sito.


«Anche per Rovato, come per Provaglio d'Iseo e Castrezzato - dice il presidente di Linea Ambiente, Eugenio Taglietti - si tratterà di un recupero magistrale. La nostra società è molto attenta a questo aspetto. I nostri interventi vanno oltre le prescrizioni di legge».
Dopo la chiusura di Rovato, nel Bresciano Lgh-Linea Ambiente-Cogeme non amministra più alcuna discarica. Gestisce, invece, i siti di Siracusa e Grottaglie (Puglia) e il termovalorizzatore di Parona Lomellina (Pavia).

Enrico Mirani

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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