Rovato in lutto per la morte dell'operaio

Daniele Zini, 34 anni, è rimasto schiacciato ieri da un macchinario in un'azienda in provincia di Firenze. Lascia una moglie e due figli.
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Un paese in lutto per una morte, l'ennesima, assurda e ingiusta. In via Bargnana 31, di fronte alla parrocchiale della piccola frazione di Rovato, in tanti si sono ritrovati ieri sera per stringersi attorno alla famiglia Zini. Daniele, 34 anni, dipendente delle Officine meccaniche di via Padana Superiore 1, a Cazzago San Martino, è morto attorno alle 13.30 mentre si trovava a centinaia di chilometri di distanza da casa. Stava lavorando, Daniele, quando per motivi ancora in corso di accertamento è rimasto schiacciato dal peso di una cabina che stava ispezionando all'interno di una ditta di recupero di materiali ferrosi.

Dai primi rilievi, la cabina, sotto la quale il giovane stava lavorando, sarebbe caduta dal braccio del macchinario che la teneva sospesa. Daniele Zini doveva effettuare alcuni lavori di manutenzione ad un escavatore, un «ragno», di quelli utilizzati per spostare grandi quantità di scarti di metallo. Il mezzo, che il giovane aveva azionato per sollevare il materiale, ha ceduto all'improvviso. In quel momento il 34enne rovatese si trovava da solo al lavoro. Pochi minuti dopo alcuni operai si sono resi conto di quanto accaduto e hanno immediatamente avvertito i soccorsi.

Il personale del 118, arrivato nella cittadina che dista da Firenze una quarantina di chilometri, non ha potuto fare altro che constatare la morte di Daniele, avvertendo nel contempo i militari del nucleo carabinieri dell'ispettorato del lavoro. La disperazione ha preso i tanti amici e conoscenti che si erano radunati davanti alla casa in cui il dolore ha preso tutti alla gola, soprattutto Monica, la sua giovane moglie e i suoi due piccoli figli: Sonia di 7 anni e Yuri di soli 2 anni.

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