Ritrovata in Russia la piastrina del soldato Inselvini

Un giovane studente di Chiari appassionato di storia protagonista delle ricerche sui Caduti del paese
Marino Inselvini, bornatese classe 1920
Marino Inselvini, bornatese classe 1920
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Una piastrina, l’unico resto ritrovato del cazzaghese Marino Inselvini, potrà presto tornare a casa dopo ottant’anni grazie all’impegno di un giovane appassionato di storia e ad una buona dose di fortuna. L’oggetto metallico identificativo di Inselvini, tra i soldati dispersi nella ritirata della Campagna di Russia, farà quel viaggio di rientro a casa che purtroppo l’allora giovane alpino non poté fare, come altre migliaia di militari italiani. 

Protagonista del ritrovamento è stato il giovane Matteo Paderni. Classe 2004, studente dell’istituto Einaudi di Chiari, da appassionato di storia e di rievocazioni ha avviato nelle scorse settimane una ricerca sui Caduti di Cazzago San Martino per la realizzazione di un libro, ed è stato contattato da Christian Abate, membro del Consiglio di Sezione dell’Ana Brescia. «Da tempo - conferma Paderni, che, tra le altre cose, ha un profilo d’ambito storico su Instagram (@Regio_esercito) che conta ben 14mila followers - mi sono messo all’opera per questo volume. Recentemente mi ha chiamato Abate dell’Ana, che mi ha raccontato di come un bresciano, Fabio Caldera, fosse venuto a contatto con un’associazione russa che si dedica alla memoria della guerra. Il tema centrale era proprio il ritrovamento della piastrina di Inselvini, una scoperta importantissima».

Marino Inselvini, nato a Bornato il 29 febbraio 1920 da Andrea e Teresa Archetti, fu arruolato inizialmente come artigliere e combatté sul Fronte jugoslavo in una batteria contraerea del Reggimento di cavalleria Lancieri di Vittorio Emanuele II. Il suo percorso proseguì successivamente nella 64ª batteria contraerea in forza alla Divisione alpina Cuneense, che partì per la Russia nel luglio del 1942. Inselvini venne purtroppo dato per disperso il 17 gennaio 1943 durante il ripiegamento dei reparti alpini. Ora potrebbe giungere a Cazzago almeno la piastrina identificativa, ritrovata a Topilo, grazie all’impegno del giovane storico (assieme agli altri attori di questa storia) che si è attivato per riportarla a casa dalla terra russa e nella ricerca dei parenti. Presto potrebbe esserci un meritato momento solenne per ricordare Marino Inselvini, uno dei tanti giovani che hanno purtroppo perso la vita in guerra per la Patria.

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