Resta aggrappato al pilone della diga dell’Oglio per un'ora

Il sub si era immerso trovandosi poi pericolosamente vicino all'argine
Tra  Pontoglio e Urago,  il luogo in cui il 51enne è stato salvato
Tra Pontoglio e Urago, il luogo in cui il 51enne è stato salvato
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Straordinario salvataggio ieri pomeriggio a Pontoglio, dove un sub bergamasco è stato recuperato vivo dalle acque del fiume Oglio dopo che per quasi un’ora era rimasto aggrappato a un pilone della diga non lontana dal confine con Urago d’Oglio.

L’uomo, un 51enne di Cividate al Piano, paese sull’altra sponda del corso d’acqua, si era immerso con l’apposita tuta in una località a lui nota, quella che in zona tutti conoscono perché vicina al Santuario Campi Veri, da cui parte una ciclabile che costeggia il fiume. Qualcosa, però, è andato storto, tant’è che improvvisamente il sub si è ritrovato pericolosamente vicino alla diga che da una parte regola il livello del fiume e dall’altra fa nascere una seriola verso Urago.

Con una forza incredibile, l’uomo si è aggrappato ad uno dei piloni dello sbarramento e ha atteso che qualcuno lo notasse. Ha dovuto aspettare quasi un’ora, fino alle 15.30, ma alla fine un uomo ha sentito le sue grida da Pontoglio e ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Palazzolo, che hanno raggiunto la posizione sulla sponda di Cividate, mentre in via Maglio a Pontoglio è arrivata un’automedica dal Mellini. I pompieri si sono precipitati verso la diga, dove hanno tratto in salvo il sub. Nel frattempo sono giunti sul luogo anche i carabinieri di Chiari, a cui è stato affidato il caso, mentre dalla parte bergamasca sono intervenuti i militari dell’Arma di Martinengo. 

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