Real contro Montorfano, a Rovato il derby per il campo

L’ultimatum è scaduto e le due società non si sono fuse: il Comune assegnerà la gestione degli impianti solo a una realtà con un bando
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L’ultimatum, arrivato dopo mesi di tentativi, tavoli e trattative, non è servito. Le squadre calcistiche rovatesi non si fondono. Real e Montorfano, biancorossi e biancoblu, non diventeranno un’unica società. Il Comune franciacortino, che a inizio aprile aveva posto l’aut aut (o fusione immediata o l’assegnazione degli attuali due stadi, in via Franciacorta e via Campomaggiore, a un solo club) mette a punto il bando: dall’estate una delle due società resterà senza campo di gara.

Il Montorfano, con il presidente Alberto Lancini, era favorevole alla fusione «per garantire un servizio migliore ai nostri ragazzi e porre fine a una divisione che dura da troppo tempo, restituendo a Rovato i palcoscenici che merita». Il Real invece, con il presidente Massimo Cocchetti, non era «contrario alla fusione a priori, ma con tempi più lunghi, altrimenti diventerebbe una semplice annessione. Meglio partire dalla base, creando rapporti durante l’anno, che imporre tutto dall’alto». Lo spazio per gli accordi bonari, però, ora pare non esserci più.

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