Rapina 14enne con un coltello: inseguito e preso

Aggredito un ragazzino appena sceso dalla 13: il malvivente è poi salito su un autobus per la città
I carabinieri
I carabinieri
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Aveva scelto la vittima che riteneva più debole, un ragazzino di prima superiore rimasto solo alla fermata dell’autobus. Ma non aveva fatto i conti con la determinazione sua, della sua famiglia e dei carabinieri della stazione di Gussago che lo hanno inseguito e braccato fino al centro storico dove lo hanno arrestato.

Si sono aperte nuovamente le porte del carcere per un 28enne di origine senegalese ma di cittadinanza italiana che è stato arrestato dopo aver messo a segno, venerdì pomeriggio a Gussago, una rapina ai danni di uno studente 14enne di un liceo scientifico della città. Un’azione criminale, si è scoperto poi, non nuova per il 28enne che in passato era già stato in carcere per il medesimo reato.

Il ragazzino era uscito da scuola da poco ed era arrivato con un autobus della linea 13 al capolinea di Gussago, in viale Bazzani. Il rapinatore era già in agguato, attendeva tra gli studenti quello che avrebbe estratto dalla tasca lo smartphone più recente e che magari fosse rimasto solo. In un attimo il rapinatore ha messo in atto il suo piano, si è avvicinato e ha chiesto di fare una telefonata ma poi invece di restituire il cellulare si è incamminato verso via IV Novembre.

Il ragazzino non si è lasciato intimorire e ha seguito il rapinatore pretendendo che gli restituisse il telefono. Questi però ha estratto dalla tasca un grosso coltello e intimato alla sua vittima di non seguirlo. Il 14enne si è fermato ma non ha smesso di seguire con gli occhi il 28enne e lo ha visto salire su un autobus diretto in città. Facendosi prestare il telefono da un passante ha allertato il 112 e anche il padre ed è iniziato un doppio inseguimento: i carabinieri sulla strada e il padre del ragazzo seguendo sullo schermo le rilevazioni gps del telefono del figlio. La pattuglia dei militari di Gussago ha intercettato diversi autobus della linea 13 in varie parti del percorso tra Gussago e Brescia, facendo scendere i passeggeri e cercando il 28enne: alto, con i capelli rasta e un vistoso tatuaggio sull’avambraccio.

In corso Garibaldi il rapinatore ha visto i carabinieri, è sceso dall’autobus e ha iniziato a correre verso la Pallata. La prima pattuglia ha provato a tagliargli la strada mentre i colleghi lo hanno inseguito a piedi tra lo sgomento delle decine di passanti che hanno assistito alla scena. Quando è stato bloccato, in via Moretto, il 28enne si è scagliato contro i miliari che lo hanno immobilizzato. Ora è in carcere in attesa della convalida dell’arresto.

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