Raccolta fondi per la chiesa di Palazzolo: servono 1,2 milioni

Santa Maria Assunta è uno scrigno di tesori e deve essere restaurata: il progetto è nelle mani della Soprintendenza
L’interno della chiesa di Santa Maria Assunta - © www.giornaledibrescia.it
L’interno della chiesa di Santa Maria Assunta - © www.giornaledibrescia.it
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Si apre a Palazzolo la campagna di raccolta fondi per il restauro della chiesa di Santa Maria Assunta, la più importante della città dell’Ovest. Simbolo di una comunità, scrigno di storia e di opere d’arte, l’edificio necessita di interventi urgenti per mettere al riparo l’intera struttura, specialmente il sottotetto, da possibili danni irreparabili.

Per questo motivo il parroco dell’erigenda unità pastorale delle cinque parrocchie palazzolesi, don Paolo Salvadori, ha lanciato «SoSteniamo», un’importante operazione di ricerca dei fondi per portare a termine un iter progettuale che ha mosso i primi passi oltre un anno fa e che a novembre è stato presentato alla popolazione dai tecnici che ci hanno lavorato: l’architetto Stefano Barbò e gli ingegneri Carlo Bonari e Francesco Rota.

La raccolta fondi, a cui possono partecipare tutti i cittadini, si basa sull’attivazione della popolazione seguendo tre diverse direttrici. La prima è quella che riguarda Santa Maria Assunta come cuore della comunità cristiana, la seconda come luogo d’arte e patrimonio pubblico da salvaguardare per il suo valore storico-culturale, e infine la direttrice dell’emergenza, legata all’urgenza degli interventi.

Il progetto prevede una spesa di 1,2 milioni di euro e ai primi di gennaio è stato consegnato alla Sovrintendenza. Le imprese possono già ottenere una certa quota di deducibilità dal finanziamento delle spese, ma per averne una piena bisognerà attendere l’approvazione definitiva che dovrebbe arrivare a breve. È stata creata anche una brochure dettagliata destinata in particolare alle imprese del territorio interessate a dare il proprio contributo.

«Oggi più che mai le comunità devono tornare a stringersi attraverso azioni di solidarietà civile - ha spiegato il parroco -. Vanno riqualificate la struttura lignea del tetto e la sua copertura in laterizi. L’intervento non è più prorogabile anche per la necessità di restaurare le facciate esterne, così come gli elementi lapidei decorativi delle facciate stesse». Attualmente sono stati raccolti 115mila euro in quattro mesi, un buon punto di partenza, ma ne servono almeno 613mila (la metà dell’importo complessivo) affinché la Curia autorizzi l’inizio dei lavori.

La campagna di raccolta fondi è stata lanciata anche on line: si possono trovare tutte le informazioni per parteciparvi sul sito parrocchiepalazzolobs.it.

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