Prende i vestiti per la solidarietà: lo scopre l'investigatore

Secondo l'organizzazione di cooperazione e i carabinieri l'uomo ne traeva un ingiusto profitto personale
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Un investigatore ha seguito il sospettato che è stato beccato, è proprio il caso di dirlo, con le mani nel sacco. Della solidarietà. E, secondo l'organizzazione di cooperazione e i carabinieri, ne traeva un ingiusto profitto personale. Doveva fare il giro dei cassoni gialli per la raccolta degli indumenti usati, caricarne il contenuto sul furgone e poi scaricare tutto nella sede bresciana dell'organizzazione a Torbole Casaglia.

Ma l'associazione, Humana people to people Italia, dopo una serie di segnalazioni, ha avuto il sospetto che l'uomo facesse anche altro e ha dato mandato ad un investigatore privato di seguirlo. Questi, avute le prove, ha raccontato tutto ai carabinieri che, dopo gli opportuni riscontri, lo hanno denunciato per appropriazione indebita e furto.

Al centro della vicenda un 50enne di Gussago, fino a ieri incensurato, che invece di consegnare tutto il materiale raccolto all ente solidale sceglieva i pezzi migliori e li passava dal furgone alla sua auto. I carabinieri lo hanno seguito e filmato

Quando i carabinieri hanno perquisito il suo garage poi hanno trovato diverse centinaia di capi tra scarpe, abiti e giubbini. Per lui è dunque scattata la denuncia. Ora le indagini proseguono per verificare anche se, come sospetta Humana, i capi trafugati siano stati anche venduti. 

 

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