Polo Esselunga, le indicazioni di Arpa in Procura

Sottolineata la necessità di interventi diversi per riqualificare l’area dell’ex acciaieria Stefana a Ospitaletto
Il polo logistico Esselunga - © www.giornaledibrescia.it
Il polo logistico Esselunga - © www.giornaledibrescia.it
AA

Il piano bonifiche fin qui presentato non basta. Servono maggiori sforzi e interventi più decisi anche per evitare che aree oggi sane finiscano per essere inquinate.

È quanto scritto dall’Arpa in una relazione depositata in Procura nelle scorse ore e finita nel fascicolo di inchiesta per disastro ambientale, al momento senza indagati, nell’area dell’ex Stefana ad Ospitaletto, dove sorgerà il nuovo polo logistico di Esselunga. E le indicazioni di Arpa sono rivolte proprio ai vertici di Esselunga che hanno presentato un progetto per bonificare il sito, ritenuto però non sufficiente. «Ha delle lacune» è stato spiegato nero su bianco, in riferimento ai tempi e alle modalità di intervento. Nel sottosuolo, stando alle verifiche effettuate dall’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente, sono stati riscontrati livelli molto alti di Cromo esavalente, cromo, ferro manganese e anche nitrati. Il sostituto procuratore Antonio Bassolino, titolare dell’inchiesta, aspetta ora di capire se e come Esselunga recepirà le indicazioni di Arpa, ritenute fondamentali per proseguire i lavori ed evitare di incappare in contestazioni di natura penale.

Nelle scorse ore è arrivata una precisazione da parte di Arpa: «Abbiamo trasmesso una relazione tecnica di aggiornamento alla Procura, inerente l’inquinamento della falda e non il procedimento di bonifica. Quindi si tratta di fatti riconducibili all’attività industriale pregressa». 

Il progetto per la riconversione dell’area dov’era collocata l’acciaieria Stefana in polo logistico per Esselunga nasce quasi cinque anni fa. Il 14 aprile 2016 l’azienda specializzata in supermercati mette sul tavolo del liquidatore giudiziale dell’acciaieria 51 milioni e mezzo di euro (in totale, per tutto il progetto, saranno poi oltre 350). Il primo punto all’ordine del giorno dei costanti contatti con il Comune di Ospitaletto per la concessione dell’utilizzo dell’area è proprio la completa bonifica ambientale dei 900 mila mq dove era posta l’acciaieria. Nel 2017 iniziano gli interventi per la dismissione del sito, seguiti dall’avvio dei lavori per la bonifica integrale dell’area, risultata gravemente inquinata. Nel giugno di quest’anno, dopo non poche frizioni tra Comune ed Esselunga, viene firmata la convenzione tra l’Amministrazione comunale e l’azienda, con Esselunga che avrà il suo polo distributivo nevralgico e il Comune di Ospitaletto oltre 28 milioni tra opere e oneri.

Al termine dei lavori sull’area (non si hanno ancora date certe) ci sarà un’edificazione di circa 300mila mq funzionali all’attività logistico-produttiva, parcheggi, la creazione di un ecodotto per l’accesso al sito (e ridurre al minimo le interferenze con il traffico) e la realizzazione di un parco agro-ambientale di circa 220 mila mq con percorsi ciclo-pedonali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia