Piramidi di Zone, ora per l'ingresso alla Riserva serve pagare il biglietto

Il costo è di 2 euro, residenti esclusi. Ogni anno ci sono in media 8mila visitatori, l’incasso sarà utilizzato per la gestione del sito
Le Piramidi di Zone - © www.giornaledibrescia.it
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Ogni anno la Riserva delle Piramidi di erosione di Zone richiede interventi di manutenzione per sistemare sentieri, staccionate e aree di sosta. Fino a oggi però lo straordinario patrimonio naturale zonese non ha mai avuto una rendita economica e ogni intervento ha sempre gravato interamente sul bilancio regionale.

La multa

Da qualche giorno non è più così. Il consiglio comunale ha infatti deliberato la costituzione di un nuovo regolamento per l’accesso all’area della Riserva che prevede l’istituzione di un biglietto d’ingresso e il pagamento di 2 euro a persona. Il nuovo regime amministrativo, in vigore dall’inizio di agosto, introduce l’obbligo di munirsi di biglietto per ogni visitatore dai 7 anni in su. Fanno eccezione i residenti di Zone, i volontari che svolgono attività dentro l’area e le guide turistiche (autorizzate) che stanno accompagnando un gruppo di persone. A scanso di equivoci, viene precisato che le persone dispensate dal pagamento dovranno essere munite di documento per provare il possesso dei requisiti dispensatori. Per chi non acquisterà il biglietto e sarebbe tenuto a farlo è prevista una multa di 150 euro. La vendita dei tagliandi è organizzata tramite distributore automatico all’ingresso nord della Riserva, vicino al chiosco-bar, e nei negozi convenzionati con il Comune.

Le risorse

Come spiegato dal sindaco di Zone, Marco Antonio Zatti, «le risorse raccolte saranno investite a sostegno di diverse attività, tutte riguardanti gestione e sviluppo del prezioso sito geologico. Tra queste sono previste la manutenzione, il potenziamento e la realizzazione della viabilità che collega l’area ad altre località; la manutenzione dei sentieri e della segnaletica; la realizzazione di parcheggi a servizio della Riserva; l’acquisto di beni e servizi per la sua promozione; la collocazione di servizi igienici chimici e la retribuzione del personale addetto a svolgere attività amministrativa, operativa, di presidio e di vigilanza dell’area».

Come precisato ancora dal sindaco, «a oggi non è disponibile una stima precisa degli accessi alla Riserva». È verosimile comunque immaginare che ci siano almeno tra i settemila e gli ottomila visitatori l’anno, che significherebbe un introito di almeno 15.000 euro. Per quest’autunno intanto è già stato programmato un nuovo intervento di manutenzione nei tratti più scivolosi dei sentieri, che saranno rastrellati per eliminarvi i sassolini. Il costo è previsto in 40.000 euro, a carico di Regione Lombardia. I lavori saranno eseguiti a step, chiudendo un tratto del percorso alla volta, e dureranno una ventina di giorni.

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