Pilzone-San Fermo: la storica strada sarà sistemata entro fine anno

La strada è transitabile a piedi, ma sempre meno da jeep e trattori. I lavori potrebbero essere avviati e concludersi entro la fine dell’anno
La storica strada che da Pilzone porta a San Fermo - © www.giornaledibrescia.it
La storica strada che da Pilzone porta a San Fermo - © www.giornaledibrescia.it
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La storica strada che da Pilzone porta a San Fermo e alla panchina gigante dell'artista Chris Bangle è transitabile a piedi, ma sempre meno da jeep e trattori, perché oltre a essere ripida è sempre più deteriorata. Con l'obiettivo di rendere meno rischioso il transito dei mezzi, nei mesi scorsi la Comunità montana e il Consorzio forestale Sebinfor hanno redatto un progetto di «sistemazione e manutenzione straordinaria» della strada nel bosco pilzonese, oggi già esecutivo.

L’operazione è stata finanziata dalla Regione nella legge sulle «misure forestali» con oltre 49 mila euro. I lavori, senza intoppi, potrebbero essere avviati e concludersi entro la fine dell’anno. L’intero percorso è in gestione al comune di Iseo, è in classe IV di transitabilità e si snoda su pendenze elevate che in alcuni tratti superano il 20% e in altri il 30%. La lunghezza è di 945 metri lineari, con un complessivo dislivello di 250 metri di quota dal punto di imbocco di via Silano (Pilzone) - 240 metri sul livello del mare - all'arrivo alla chiesetta e al campanile, a quota 490 metri.

La relazione progettuale, firmata dal direttore tecnico del Consorzio forestale Marcello Baiguera, illustra che «le parti più degradate si trovano nel tratto rettilineo iniziale, nei tornanti che caratterizzano la parte centrale del percorso, e nel tratto finale», e che «a rendere più rischiosa la percorribilità di jeep o trattori è l’elevata pendenza, che provoca lo slittamento delle ruote per scarsa aderenza».

Nel dettaglio

Il progetto prevede interventi in cinque tratti: sul tornante di fianco alla valle dei Fontanì per una lunghezza di 20 metri, sul rettilineo seguente per altri 20 metri e sui due tornanti prima del «scagn del vecc» per altri 20 metri ognuno. Infine, dall’ultimo tornante del tracciato al rettilineo finale per altri 145 metri. Il fondo stradale sarà ricostruito in calcestruzzo armato da reti di ferro elettro-saldate per uno spessore di 20-25 centimetri. Le fasce laterali di cemento, larghe 80 centimetri, saranno lavorate con tecnica «rastrellata» per aumentare l'aderenza degli pneumatici sui mezzi. La fascia centrale sarà costruita in selciato di pietrame e calcestruzzo. La strada nei tratti dell'intervento diventerà larga, dove non lo è, almeno due metri e 40 centimetri.

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