Pesca di frodo: recuperate due reti abusive nel Sebino

Le reti, per un totale di centocinquanta metri, si trovavano tese dall’Isola di San Paolo verso la costa bergamasca
I sub impegnati nel recupero delle reti nel lago d’Iseo - Foto © www.giornaledibrescia.it
I sub impegnati nel recupero delle reti nel lago d’Iseo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Le due reti recuperate lo scorso sabato durante l’operazione congiunta della Polizia Provinciale di Brescia, della Guardia Costiera Ausiliaria del Sebino e da sei sommozzatori dei gruppi YseiSub e North Central Divers sono state il quattordicesimo intervento negli ultimi tre anni.

Le reti, per un totale di centocinquanta metri, si trovavano tese dall’Isola di San Paolo verso la costa bergamasca. Erano prive di pesce perché il sopralluogo della settimana scorsa, durante il quale sono state individuate, ha permesso di liberare gli animali presenti.

«Il recupero non è stato facile ed una rete è rimasta in parte ancora in acqua, ma è stata resa inerte e quindi non più pericolosa né per la fauna ittica né per gli uomini». Il recupero delle reti abusive nelle acque del lago d’Iseo è partito tre anni fa, dopo la morte del sub nelle acque antistanti Tavernola. Domenica, frattanto, la Guardia Costiera Ausiliaria ha rinnovato il proprio consiglio direttivo: il presidente è Gianfranco Montini, vicepresidente Roberto Zanotti e capocentro operativo e coordinatore regionale Diego Nolli.

 

 

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