Passirano capitale della birra fai da te

Quattro ragazzi hanno dato vita a Badef e Curtense birrifici artigianali che oggi vanno per la maggiore
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Una passione che diventa prima hobby e poi lavoro. Ecco la storia che unisce quattro mastri birrai franciacortini, che hanno dato vita ai birrifici artigianali «Badef» e «Curtense» a Passirano.

I giovani imprenditori sono Giordano Manessi e Sergio Assoni, «papà» della «Badef», e Christian Manessi e Matteo Marenghi, creatori della «Curtense». Tutti e quattro sono partiti da un'esperienza casalinga per poi dar vita alle piccole aziende.

Il binomio birra e Franciacorta è piuttosto curioso, soprattutto se si considera che questa fetta di provincia è storicamente terra di vini. Tuttavia quella che, fino a pochi anni fa, poteva sembrare una scelta rischiosa, si è rivelata una scommessa vincente. Un doppio azzardo che ha regalato a Passirano due dei birrifici artigianali più apprezzati del bresciano.
«Poteva sembrare una pazzia aprire una fabbrica di birra in Franciacorta - racconta Giordano Manessi -, ma la cosa sta funzionando e siamo molto felici».

Il «Badef» è nato nel 2011 in via Fratelli Rosselli, nella zona industriale del paese. Oggi produce ben 55mila litri all'anno di nove tipologie di birra artigianale e, grazie anche ad una saletta creata ad hoc per le degustazioni, sta diventando un punto d'incontro per molti franciacortini. «Tanti ragazzi che ci hanno conosciuto bevendo la nostra birra durante le feste estive o nei locali che riforniamo - racconta Sergio Assoni - sono diventati clienti fissi e vengono spesso a bersi un boccale qui da noi».

Anche i ragazzi della «Curtense» hanno dato vita a un mix tra birrificio e birreria. Il loro progetto è nato lo scorso anno in via Cadorna, a Monterotondo.
«Creeremo presto degli spazi per permettere ai clienti di fermarsi a degustare le nostre birre in tutta tranquillità» afferma convinto Christian Manessi, aggiungendo che «accanto alla creazione e alla degustazione delle birre abbiamo intenzione di ospitare delle manifestazioni culturali».

Una voglia di costante rinnovamento che parte, ovviamente, dalla creazione di nuove tipologie di birra. Perché «accanto alle nostre produzioni classiche - conclude Matteo Marenghi -, stiamo producendo una scura leggermente affumicata che sta piacendo molto ai clienti. E tra poco inizieremo a spillare la "blanche"...».

Gabriele Minelli

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