Opere compensative per il polo Esselunga, tre Comuni al Tar

Cazzago, Travagliato e Castegnato impugnano il piano attuativo adottato a Ospitaletto
ESSELUNGA, TENSIONE FRA COMUNI
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Un nuovo ricorso a tre al Tar di Brescia per ottenere le opere compensative legate al costruendo polo logistico Esselunga sui propri territori. Ieri i sindaci di Cazzago, Travagliato e Castegnato hanno annunciato dal municipio cazzaghese questa imminente azione legale nei confronti dell’Amministrazione di Ospitaletto, un ricorso per impugnare l’adozione del piano attuativo in variante al Pgt per l’insediamento del polo già transitata nel Consiglio comunale ospitalettese la scorsa settimana.

Nodo del contendere è la scelta del Comune ospitalettese di rinviare a data da destinarsi la concertazione tra i quattro Comuni circa i possibili oneri o interventi compensativi. «Era giusto - sottolinea Antonio Mossini, sindaco di Cazzago - avere un tavolo di confronto prima dell’adozione del piano in Consiglio comunale, si tratta di una opera di carattere sovracomunale e così andava e va trattata. Il sindaco di Ospitaletto (Giovan Battista Sarnico, ndr) ha avuto dei comportamenti che sfociano nell’eccesso o addirittura nell’abuso di potere. Il fatto che abbia già indicato più volte come opera compensativa sovracomunale il parco agroambientale che sorgerà sul territorio ospitalettese lo conferma. Qui si parla di un’opera che andrà ad influenzare anche i nostri territori».

Proprio le ricadute negative sui tre territori (in particolare Travagliato e Cazzago) sono al centro delle dichiarazioni di Renato Pasinetti, sindaco di Travagliato: «Sia chiaro che non siamo contrari ad un progetto che andrà a risanare un’area dove insisteva un’acciaieria, ma ci sarà un passaggio di seimila mezzi al giorno nel polo, con conseguenti ricadute a livello di inquinamento e traffico sui nostri territori. Per questo vanno risarciti anche i cittadini dei nostri paesi».

Il sindaco castegnatese Gianluca Cominassi, già al centro di diverse diatribe con Sarnico nonostante la stessa appartenenza politica (Pd), non crede a un imminente accordo soddisfacente in Provincia, luogo d’incontro già annunciato dal primo cittadino di Ospitaletto in Consiglio comunale. «Sono stanco - dichiara Cominassi - di questo modo campanilistico di fare politica. L’ultimo incontro in Provincia dello scorso anno non aveva portato a nulla, ed è comunque il Comune che deve proporre temi convincenti circa le opere. Non vogliamo bloccare il progetto con la richiesta di sospensiva, ma dobbiamo ottenere le giuste compensazioni, e per questo pretendiamo una concertazione seria o ci muoveremo in tutte le sedi opportune».

 

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