«Non è etico», le cocorite all’asilo durano un giorno

L’idea della maestra sgradita ad alcuni genitori che hanno contattato l’associazione animalista
Contese. Le cocorite sono state affidate ad un volontario del Meta che le accudirà in una grande voliera
Contese. Le cocorite sono state affidate ad un volontario del Meta che le accudirà in una grande voliera
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Doveva essere un momento educativo come altri, alla scuola materna statale di Capriolo. Ma quando una maestra ha portato in classe due cocorite in gabbia, le reazioni sono state le più inattese. È accaduto la settimana scorsa nel plesso di via Urini, che fa capo all’istituto comprensivo «Aldo Moro». Un’insegnante ha pensato di avviare un progetto educativo di responsabilizzazione dei piccoli: i bambini avrebbero dovuto prendersi cura di due cocorite, collocate in una gabbia appesa al corridoio. Ma ad alcuni genitori questa iniziativa è parsa inopportuna. Immediate sono giunte al Meta (Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente) due segnalazioni agli attivisti dell’associazione guidata da Valerio Vassallo.

Quest’ultimo riferisce che le rimostranze dei genitori erano soprattutto di carattere igienico-sanitario. «La preoccupazione era che i volatili potessero portare malattie, in particolare l’aviaria, anche se alquanto improbabile - spiega Vassallo -. I nostri esperti si sono mobilitati, ben sapendo che non era in dubbio la legittimità dell’azione della maestra». Al sopralluogo dell’associazione è seguito un confronto con la referente di plesso e col dirigente scolastico, Fernando Magri. La maestra, che mai avrebbe pensato a tali conseguenze, ha espresso la sua buona fede, confermata anche dalle parole degli animalisti, che tuttavia hanno fatto emergere perplessità di natura etica: è davvero educativo che bambini dai 3 ai 5 anni vedano gli uccelli, spesso metafora di libertà, crescere e vivere prigionieri in gabbia?

 «Il progetto della maestra è certamente lodevole. Insegnare ai bambini a prendersi cura di animali, rispettarli e nutrirli non può non essere positivo, ma non sarebbe meglio farlo con animali che possono vedere scorrazzare in giardino, come coniglietti o caprette?» domanda Vassallo. «Alla fine - conclude Vassallo - i volatili sono stati affidati ad un volontario che li terrà in un’ampia voliera. Noi siamo a disposizione per fornire altri animali all’asilo per progetti affini». «È nostra intenzione - chiosa Magri - insegnare ai bambini il rispetto verso gli altri esseri viventi. Per questo stiamo già valutando ipotesi di progetto con altri tipi di animali che possano essere cresciuti in libertà all’aperto. Il confronto è stato proficuo e continuerà ad esserlo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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