Niente fondi per la caccia al siluro, si rischia l'emergenza

L’Unione europea ha giudicato «sufficiente» e non «buona» la qualità dell’Oglio anche per la presenza limitata di fauna ittica
Il pesce siluro - © www.giornaledibrescia.it
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Tra i fattori che hanno spinto l’Unione europea a giudicare «sufficiente» e non «buona» la qualità dell’Oglio c’è anche la presenza limitata di fauna ittica.

Tra il 2011 e il 2016, le battute di caccia al pesce siluro, finanziate dalla Regione (150mila euro) hanno portato al ritorno di cavedani, lucci, scardole e tinche. I siluri sono calati dal 73% al 5% del totale. «Ora mancano i finanziamenti - spiega il presidente del Consorzio Oglio, Angelo Bergomi - e il rischio è di tornare indietro di 7 anni».

A ottobre un ordine del giorno regionale del consigliere bresciano Michele Busi invitava a sbloccare i fondi necessari (30mila euro), mentre l’assessore Gianni Fava aveva annunciato per quest’anno una gara per servizi da 80mila euro complessivi.

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