Multe e polemiche, il semaforo di Camignone è un incubo

Il semaforo di Camignone continua a produrre multe a ripetizione. Sindaco e Polizia locale non hanno intenzione di rivedere l'impianto
CAMIGNONE: LA PROTESTA PER IL SEMAFORO
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Ormai è diventato un caso che alimenta ogni giorno discussioni e polemiche, senza che se ne intraveda una fine.

Il semaforo di Camignone, in viale Europa, continua a produrre multe a ripetizione e la Polizia locale del paese non ha intenzione di tornare sui propri passi: «L’abbiamo messo per aumentare la sicurezza - racconta il capo dei vigili Claudio Chiari - abbiamo visto immagini in cui troppe volte per il rotto della cuffia si è evitato un incidente in quel punto pericoloso». Quanto agli avvisi, «abbiamo fatto il possibile per notificare il prima possibile i verbali nell'arco di un mese», spiega ancora Chiari. 

Sono oltre tremila le multe già comminate a un mese e mezzo dall’attivazione del dispositivo che rileva i passaggi col rosso, il T-red, conosciuto anche come semaforo intelligente. In paese raccontano che c’è chi ci è cascato più volte, collezionando dieci verbali. I locali vicini al semaforo hanno addirittura affisso cartelli per avvisare la clientela del pericolo. 

Il nodo non è tanto chi passa con il rosso, ma chi invade la corsia opposta anche solo toccando la linea divisoria, un comportamento che viene punito come se l'automobilista in questione fosse passato con il semaforo rosso. 

Il sindaco Francesco Pasini Inverardi si dice dispiaciuto delle lamentele, ma resta convinto della bontà della scelta fatta dall’amministrazione. Il gruppo di minoranza alternativa per Passirano, Camignone e Monterotondo ha chiesto invece per fare chiarezza la convocazione di un'assemblea pubblica sul tema.

 

 

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