Minorenne ritira le accuse contro Vezzoli

Il 68enne di Coccaglio in cella in Brasile sarà lunedì davanti al giudice. Il console: «Verità più vicina».
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Il fascicolo aperto nei suoi confronti con l'accusa di violenza sessuale a danno di minorenni si sgonfia. La sedicenne che l'ha chiamato in causa, infatti, nelle scorse ore ha fatto marcia indietro, escludendo non solo i rapporti, ma anche la semplice conoscenza.


A due mesi di distanza dal suo arresto, dopo sessanta giorni di calvario, le cose stanno volgendo al meglio per Giuseppe Vezzoli: il 68enne pensionato di Coccaglio arrestato ai primi di dicembre a Paripueira, nello stato brasiliano dell'Alagoas.


Decisive per lui le ore appena trascorse. Grazie all'intervento del console italiano a Recife, Francesco Piccione, e del funzionario diplomatico Bruno Rossi, l'uomo afflitto da una forma acuta di diabete, è stato visitato da un medico inviato proprio dal consolato.
Dal dottore è arrivata non solo la conferma della delicatezza del quadro clinico, ma anche la necessaria dose di farmaci ai quali l'uomo non può rinunciare. Oltre alla diagnosi e alle smentite della giovane che l'aveva accusato, così come ci ha riferito il console, nel fascicolo a carico di Giuseppe Vezzoli è stata inserita la documentazione medica arrivata dall'Italia.
Il materiale, che potrebbe risultare decisivo per far aprire le porte del carcere di Maceio, sarà preso in visione lunedì prossimo dal sostituto procuratore che si sta occupando della vicenda.


Proprio lunedì, con quindici giorni di anticipo rispetto alla data fissata originariamente, il giudice Juiz Willamo Omena Lopes, responsabile del distretto di São Luiz do Quitunde e sostituto di Paripueira, dovrebbe decidere circa la concessione degli arresti domiciliari al 68enne che anni fa insieme alla moglie aveva eletto il villaggio sull'Atlantico, quale luogo nel quale rifugiarsi dal freddo della Pianura Padana.


Pierpaolo Prati

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