Meningite, l'Iss: «Epidemia evitabile con un intervento rapido»

Per l'Istituto Superiore di Sanità l'attenzione deve rimanere alta anche verso altri casi isolati
Un cartello affisso in un ospedale per la profilassi sulla meningite - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un cartello affisso in un ospedale per la profilassi sulla meningite - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Tutti i casi di meningite in Lombardia si sono verificati nella stessa area geografica nell'arco di un mese ma «poiché le autorità sanitarie stanno intervenendo in modo rapido e massivo, il focolaio può essere circoscritto evitando quindi un'epidemia su larga scala». L'attenzione, però, «deve rimanere alta sia nel caso specifico del focolaio di Bergamo sia nel caso di eventuali casi isolati che si potrebbero verificare». Per questo si sta investendo molto anche sulle vaccinazioni a tappeto.

A fare il punto sul focolaio da meningococco C verificatosi tra dicembre 2019 e l'inizio del 2020 è l'Istituto Superiore di Sanità, sul portale online Epicentro.

Per condividere le attività intraprese, riporta l'Iss, che supporta la diagnosi e la genotipizzazione dei campioni, il 7 gennaio si è tenuta una riunione della task force attivata da ministero della Salute e con l'occasione è stata ripercorso il succedersi dei casi.

Il primo ha manifestato i primi sintomi il 2 dicembre 2019 e la persona, deceduta il giorno successivo, non era vaccinata contro il meningococco di tipo C.

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