Marone, la piccola Vello resta senza battello

Nella frazione lacustre infuria la protesta per il taglio del servizio Il sindaco alla società di navigazione: «Ripristinate lo scalo»
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Un porto bello e accogliente, con le ringhiere bianco e azzurre dipinte di recente, che si intonano perfettamente con il lago. Un pontile moderno che risponde a tutti i requisiti normativi in fatto di navigazione pubblica, degno dei laghi europei. E non manca nemmeno il tabellone degli orari di passaggio dei natanti, che informa nel dettaglio su tutti i movimenti dei traghetti che percorrono le acque sebine, aggiornato all’«estate - summer 2013». Quello che manca però è il battello. O meglio manca al porto di Vello.

Da qualche giorno infatti, la piccola ma panoramica Vello non rientra più nella serie di fermate previste dai battelli che fanno il giro del bacino sebino, quelli gestiti dalla società pubblica regionale Navigazione Lago d’Iseo.

Il porticciolo della frazione maronese, probabilmente perché molto piccolo, sarebbe stato sacrificato sull’altare dei tagli volti al risparmio, messi in atto in non pochi settori dalla Regione Lombardia.

Quasi inutile dire che dai vellesi la cosa non è stata presa bene per nulla. Per capirlo basta arrivare al porto di via Provinciale, dove ad accogliere chi si avvicina alla struttura campeggia un cartello vistoso e molto significativo, appiccicato sui vetri del tabellone degli orari, scritto da una mano anonima. Avverte con un pennarello nero che «il traghetto a Vello non ferma più», e con un meglio evidente color rosso stigmatizza il provvedimento concludendo con rabbia: «vergogna!».

La protesta in questi giorni comunque è passata anche dalla nostra redazione, in cui sono arrivate alcune e-mail di segnalazione non meno indignate. A farsi portavoce ufficiale del malcontento ha provveduto anche il primo cittadino Emilio Tosoni, che nei giorni scorsi ha scritto agli uffici della società di navigazione chiedendo il «ripristino immediato del servizio».

Un servizio che ha funzionato tutto l’inverno, periodo in cui, come ogni anno, il porto del borgo è raggiunto da un battello al giorno. In estate però di solito queste fermate raddoppiavano o triplicavano, di pari passo con l’aumento del movimento turistico, considerato che Vello, tra ristoranti caratteristici, spiaggette affacciate sull’acqua, e l’attraente ciclo pedonale Vello-Toline, è meta di numerose visite ogni giorno.

Il «taglio» del traghetto quindi sarebbe visto come una sorta di tegola sugli sforzi dell’Amministrazione comunale, impegnata a sviluppare a Marone e sul suo territorio una dotazione turistica e ospitale sempre più degna di un luogo di villeggiatura.

«Come è possibile - si ragiona in municipio - che proprio a poche ore dalla riapertura della Vello-Toline si tolga il traghetto?».

Dopo la richiesta di chiarimenti, la risposta è attesa a giorni.

f. a.

 

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