Le vie del pic-nic: obiettivo puntato sul Sebino

Per i turisti molte le aree attrezzate nei boschi di Pisogne, Zone e Monte Isola.
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È stato recentemente presentato nel castello Oldofredi di Iseo un nuovo volume dal titolo «Nella quiete del Sebino. Paesaggi, colori, silenzi del lago d’Iseo». Il libro è dedicato alla fascia rivierasca e alle montagne che circondano il Sebino sul territorio bresciano e su quello bergamasco.

È uno strumento a disposizione in più per prendere coscienza, anche a livello emozionale grazie alle ottime immagini terrestri e aree scattate del fotografo bresciano Mauro Pini, dei numerosi elementi di pregio paesaggistico, naturalistico, storico e artistico custoditi all’interno dei grandi paesi e dei piccoli borghi, ma anche sulle colline e sulle montagne che si distribuiscono attorno a questo lago.

Il Sebino è il lago prealpino più occidentale della provincia di Brescia, occupa una posizione quasi baricentrica nella Lombardia, è autorevole e recentemente ha ospitato, a Iseo, la quarta edizione del Festival dei laghi italiani. Numerosi sono gli elementi del territorio sebino che risultano conosciuti, apprezzati e frequentati anche da turisti stranieri.

Tra questi, solo per citare alcuni di quelli bresciani, la zona della Riserva naturale delle Torbiere, Monte Isola, le piramidi di Zone, l’antica strada Valeriana, gli affreschi di Girolamo Romanino nella chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne, e poi ancora gli itinerari ciclabili, il monte Guglielmo, i sentieri, le mulattiere e le passeggiate in riva al lago.

Davide Bertolotti, scrittore vissuto a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, forte delle conoscenze maturate nel corso di numerosi viaggi si rese conto della particolare varietà dei motivi di interesse che caratterizzano l’ambito del lago d’Iseo già nel 1825.

Scrisse infatti allora che il Sebino «è riguardevole per la quantità e qualità de’ villaggi che si specchiano nelle pure sue acque, per l’amenità delle sue riviere sì ben coltivate e ridenti, per la dolcezza del clima che popolate d’oliveti ne rende le spiagge, per la teatrale orridezza di alcuni punti che fa stupendo contrasto colla felicità delle costiere che loro stanno di contro o di lato, per la singolarità di un vasto e scosceso monte piantato nel suo seno, e tutto circuito dalle sue onde, al cui piede sorgono a pittoresco contrapposto due isolette sì piccine che vedute dall’alto dei monti pajono due macchie sull’onda...».

Quasi due secoli dopo queste osservazioni risultano ancora attuali, e forniscono adeguate motivazioni per approfondire la conoscenza di questo ambito. Ancora una volta la presentazione di alcune aree attrezzate per i picnic può fornire quindi lo spunto per trascorrere momenti di svago e di riposo all’aria aperta, utilizzando il resto della giornata per approfondire la conoscenza dei paesi che le accolgono.

Scegliamo come prima un’area in mezzo al lago, allestita nella quiete di Monte Isola e dei suoi uliveti e garantita anche dal basso numero di veicoli a motore circolanti. L’area si trova a breve distanza da Peschiera Maraglio, dove attracca il traghetto che parte da Sulzano. Per raggiungerla si cammina sulla strada costiera che percorre in riva al lago il lato meridionale dell’isola dirigendosi verso Sensole: basta meno di un chilometro per arrivare all’ampio spazio in vista dell’isola di San Paolo che accoglie numerosi tavoli e panchine in legno.

Sul territorio di Zone è invece allestita un’area in località Croce di Zone. Vi si arriva a piedi partendo nei pressi del cimitero posto a settentrione del paese. Si risale la val Valurbes lungo il percorso dell’antica strada Valeriana e si arriva ai tavoli poco dopo avere superato la chiesetta del Disgiolo.

L’ultima area che proponiamo è sui monti di Pisogne, in località Croce Marino, raggiungibile in auto da Grignaghe o dalla val Palot. Delle tre proposte è quella a quota più elevata, quasi 1300 metri sul livello del mare. È un’area ampia e ben attrezzata.
Ruggero Bontempi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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