La neve azzera la siccità e il lago torna a respirare

Dopo mesi di rive scoperte, fondali al minimo e barche strozzate ai pali nei porti, il Sebino si trova ad avere una discreta quantità d’acqua
I livelli del Sebino non preoccupano più - Foto © www.giornaledibrescia.it
I livelli del Sebino non preoccupano più - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dopo mesi di rive scoperte, fondali al minimo e barche strozzate ai pali nei porti, il lago d’Iseo si trova ad avere una discreta quantità d’acqua. Tanto che - quasi - verrebbe da parlare di «addio alla siccità». Le piogge e le nevi primaverili, infatti, hanno dato una grossa mano al riempimento dell’invaso lacustre tanto che oggi il livello del Sebino è tornato sopra lo zero idrometrico, situazione che non si verificava dall’autunno scorso. L’altezza dell’acqua si attestava lunedì a 67 centimetri sullo zero. L’acqua ha contribuito a creare questa situazione, certo, ma anche la neve scesa in quota ha fatto la sua parte. Secondo i dati Enel è stata il doppio rispetto allo scorso anno.

Traducendo nei calcoli la neve in acqua, sull’Adamello ce ne sarebbero 48 milioni di metri cubi. Questo serbatoio in montagna genera sollievo e fornisce per i prossimi mesi un margine d’azione più ampio al Consorzio dell’Oglio, ente che si occupa della regolazione dei livelli del lago e delle concessioni d’acqua sia per uso irriguo che idroelettrico.

Lo conferma il direttore Massimo Buizza: «È cambiata la tendenza siccitosa che si era innescata la scorsa estate ed era perdurata per tutto l’autunno ed una parte dell’inverno, periodo in cui il lago è sempre stato sotto lo zero idrometrico - spiega -. Viste le riserve montane, non avremo più problemi di risorse idriche e di riempimento. Cercheremo di immagazzinare più acqua possibile per far fronte ai mesi estivi, e quindi di gestire la regolazione dei deflussi in modo sempre attento. L’unico dato che ci può preoccupare, a questo punto, è quello delle temperature».

Infatti, se il termometro dovesse schizzare verso l’alto in poco tempo la richiesta d’acqua per uso irriguo sarebbe più massiccia e soprattutto precoce rispetto al periodo medio che, negli anni scorsi, è coinciso con la fine di giugno. La presenza di acqua nell’invaso lacustre ed il verificarsi di precipitazioni «adeguate» sono una garanzia non solo per il settore agricolo, ma anche per il settore turistico, la cui stagione si sta aprendo in questo periodo. Non è infine da dimenticare il settore energetico, visto che molte centrali idroelettriche si trovano a valle del lago d’Iseo. Gli utenti del Consorzio dell’Oglio sono sette: Enel, Green Power, Italgen, Nk, Hydro, Iniziative Bresciane e Seva. L’acqua sebina è una risorsa fondamentale per la produzione di energia idroelettrica.

 

 

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