La meglio gioventù insegna il rispetto per l’ambiente

I ragazzi delle medie hanno trascorso una domenica a raccogliere i rifiuti abbandonati
Applausi. I ragazzi all’opera sono stati applauditi dai passanti © www.giornaledibrescia.it
Applausi. I ragazzi all’opera sono stati applauditi dai passanti © www.giornaledibrescia.it
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Un pomeriggio all’insegna del senso civico per imparare (ma anche insegnare ai più grandi) il rispetto per l’ambiente. Questo il valore dell’attività che domenica scorsa ha coinvolto nel progetto «PuliAmo Cazzago» una settantina di ragazzi delle scuole medie, che hanno trascorso il pomeriggio setacciando il territorio cazzaghese e raccogliendo i rifiuti abbandonati.

L’iniziativa va a chiudere un bel progetto sui temi green promosso dall’Unità pastorale giovanile. «Abbiamo parlato di rispetto del creato durante alcuni incontri, tra fede e politiche ambientali - racconta don Mario Cotelli, parroco di Calino e responsabile dell’Unità pastorale giovanile -. Volevamo però creare un appuntamento «sul campo» per far comprendere ai ragazzi cosa può significare il mancato rispetto per l’ambiente. Così è nato il pomeriggio di domenica in collaborazione con il Comune. Un momento molto bello per i ragazzi, che si sono sentiti anche gratificati dagli applausi e dai complimenti di tanti automobilisti e passanti che li hanno visti lavorare».

Due camioncini riempiti dai rifiuti raccolti dai ragazzi sono stati il risultato del pomeriggio di pulizia nell’area cazzaghese che va da via Rizzini al casello dell’A4. «Abbiamo accolto con piacere la richiesta di don Mario, e abbiamo così messo a disposizione tutto il materiale per raccogliere in sicurezza i rifiuti - aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici di Cazzago Flavio Rubaga, presente alle operazioni di pulizia assieme all’assessore alle Politiche Sociali Patrizia Cavalleri, a quello al Volontariato Damiano Gandossi, agli educatori dell’Unità pastorale e ai membri della Procivil, che hanno fatto formazione e coordinato le operazioni -. I ragazzi sono stati straordinari e hanno compreso le conseguenze dell’inciviltà e le difficoltà del recupero dei rifiuti, specie su un territorio vasto come il nostro».

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