La grande sete del fiume Oglio: manca un miliardo di metri cubi d’acqua

Il dato, riferito all’anno 2022, è il peggiore dal ’33: la crisi idrica ha creato danni alle coltivazioni
Per il fiume Oglio un anno di record negativi per la siccità - © www.giornaledibrescia.it
Per il fiume Oglio un anno di record negativi per la siccità - © www.giornaledibrescia.it
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Nel 2022 il fiume Oglio ha trasportato verso valle quasi 1 miliardo di metri cubi di acqua in meno rispetto a quanto è stato solito fare negli ultimi 90 anni, facendo segnare un record negativo che per quantità di risorsa colloca l’anno appena concluso all’ultimo posto dal 1933 a oggi. A dirlo sono i numeri degli afflussi cumulati ordinariamente dall’1 gennaio al 31 dicembre del Consorzio dell’Oglio di via Solferino. In questo periodo il più grande fiume bresciano ha scaricato nel Sebino 840 milioni di metri cubi d’acqua, una massa enorme, ma altrettanto enormemente carente rispetto alla media annua di 1 miliardo e 780 milioni risultata dai calcoli sui 90 anni precedenti dei tecnici del Consorzio, inferiore a quella media di ben 940 milioni di metri cubi.

Il lago d’Iseo come si presentava questa estate - © www.giornaledibrescia.it
Il lago d’Iseo come si presentava questa estate - © www.giornaledibrescia.it

L’ammanco è molto importante anche rispetto al 2021, quando il trasporto di acqua nell’asta camuna era stato di 1 miliardo e 720 milioni di metri cubi (-80 milioni). Da record negativo sul lago d’Iseo anche le piogge, rilevate dal pluviometro del Consorzio alla Traversa Fosio di Sarnico, dove inizia l’Oglio di pianura.

Siccità

Anche in questo caso i numeri rivelano che il 2022 è stato l’anno più asciutto degli ultimi nove decenni, facendo scendere per la prima volta la pioggia caduta in un anno a Sarnico sotto quota 600 millimetri, per la precisione a 590. Gli altri anni più secchi erano stati il 2015 con 630 millimetri, il 2006 con 700, il 1974 con 720, il 2003 con 725 e il 1986 con 750. Tra i sei anni più asciutti, quattro fanno parte del nuovo millennio, mentre allargando la conta ai dieci anni meno piovosi (dal 1933 a oggi) la presenza di quelli post-Duemila è di sette e include anche 2007, 2005 e 2017.

La tabella riporta come anno più piovoso il 1977, con 1.700 millimetri, seguito dal 2014 con 1.650. Con questa penuria di pioggia l’Iseo l’anno scorso ha avuto un livello delle acque bassissimo per più di sei mesi, rimanendo sotto lo zero idrometrico da inizio febbraio al 20 aprile, da inizio luglio al 20 ottobre, e poi gli ultimi dieci giorni di dicembre. La crisi dell’Oglio, dalle cui acque irrigue dipendono 85.000 ettari di campi tra Brescia, Bergamo e Cremona, e 7.500 aziende agricole, ha creato gravi danni alle coltivazioni. In queste ore il livello dell’acqua sebina si trova 6 centimetri sotto lo zero idrometrico, a ben 66 centimetri dal livello medio che per l’inizio di gennaio è di +60 centimetri.

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