IL VERDETTO
La Corte dei Conti condanna sindaco e assessori di Paratico

Il municipio di Paratico - Foto © www.giornaledibrescia.it
Per la Corte dei Conti non ci sono dubbi: si tratta di colpa grave e per questo motivo cinque amministratori della precedente e dell’attuale Giunta di Paratico e due segretari comunali devono risarcire il Comune di Paratico, pagando complessivamente 35mila euro.
Una cifra irrisoria se paragonata a quanto chiesto in via principale dalla Procura contabile, che contestando il dolo, aveva quantificato il danno erariale complessivo in oltre 350mila euro. Ma per i giudici della sezione giurisdizionale per la Lombardia, che non hanno riscontrato il dolo nelle azioni messe in atto, è impossibile non tener conto del fatto che gli amministratori «intendevano comunque agire nell’interesse dell’ente, pur avendo utilizzato uno strumento improprio».
A dover risarcire il Comune di Paratico per la complessa vicenda riguardante l’ex responsabile dell’Area tecnica, nonché sindaco di Erbusco Ilario Cavalleri, sono l’ex primo cittadino Carlo Tengattini, l’ex vicesindaco Maria Concetta Smiroldo, l’attuale sindaco Gianbattista Ministrini e due componenti del suo esecutivo: Francesco Pianegonda e Leda Liborio. Non solo, anche i segretari comunali Franco Spoti e Caty Lazzaroni sono stati ritenuti responsabili della violazione dell’articolo 5 (comma 5) del Decreto Legge 78 del 2010.
La vicenda
Ma per capire cosa è successo bisogna fare un passo indietro, per l’esattezza al luglio del 2014, quando venne conferito all’architetto Cavalleri (da poco era diventato sindaco di Erbusco) l’incarico di responsabile dell’Area tecnica del Comune di Paratico. Incarico che nel 2019 la Giunta Ministrini (lui era assessore nella squadra di Tengattini) ha rinnovato.
Per la Procura, che si era attivata a seguito di diverse segnalazioni, fino all’ottobre del 2012 erano stati corrisposti complessivamente 437.342 euro, di cui 350.384 interni al quinquennio prescrizionale. La Corte dei Conti ha di fatto accolto l’impianto accusatorio: «È dunque da ritenere che all’architetto Ilario Cavalleri, sindaco di Erbusco, potesse essere attribuito l’incarico di responsabile dell’Area tecnica del Comune di Paratico esclusivamente a titolo gratuito, e non a titolo oneroso come in effetti è avvenuto - si legge nella motivazione -. Non vi è dubbio che la retribuzione del suddetto incarico sia da ritenersi illegittima».
Ma allo stesso tempo, per quanto concerne il «quantum» risarcitorio, i giudici ritengono «di dover tenere in considerazione, l’"utilitas" tratta dal Comune di Paratico a seguito delle prestazioni lavorativerese dall’architetto Cavalleri (se fosse stata scelta un’altra persona, questa avrebbe dovuto essere pagata, né è stato contestato alcunch, per quanto riguarda la qualità del servizio svolto)».
Insomma, nulla da eccepire sulla professionalità e sul lavoro del sindaco di Erbusco. Ma, stando a quanto previsto dalla norma, Cavalleri per quell’incarico non doveva essere retribuito. Per questo i convenuti ora devono pagare complessivamente 35mila euro.
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