Interrogatorio di due ore e mezza per i fratelli Sallaku

Interrogatorio per Gezim e Saimir Sallaku, al centro di un inchiesta su un'associazione a delinquere finalizzata a reati tributari
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Ha risposto a tutte le domande, cercando di «argomentare punto su punto su tutte le contestazioni». 

È stato sentito in mattinata Gezim Sallaku, l’imprenditore di origini albanesi, presidente del Darfo calcio, in carcere da giovedì scorso accusato di associazione a delinquere finalizzata a reati tributari. 

Lui e il fratello Saimir sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari, Lorenzo Benini, per un interrogatorio durato complessivamente due ore e mezza. «Nessuna ammissione, ma hanno provato a ricostruire la vicenda che è molto ampia», ha detto l’avvocato Gianbattista Scalvi dopo l’interrogatorio. 

Per ora i fratelli Sallaku restano in carcere a Canton Mombello. Il loro legale non ha infatti presentato alcuna richiesta di alleggerimento della misura cautelare. «Potremmo chiederlo nei prossimi giorni, ma stiamo ancora raccogliendo materiale», ha precisato l'avvocato.

Nel frattempo l’impero Sallaku resta in bilico. Case, auto, quote di società restano sotto sequestro e affidate al ragioniere commercialista Claudio Arici, nominato custode giudiziario dal tribunale di Brescia.

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