Incidente in moto a Sale Marasino: gli amici ricordano Roberto
L’auto e il furgone hanno piccole ammaccature. La moto qualche graffio in più. Nessun segno che lasci immediatamente intuire quello che invece è purtroppo accaduto: un ragazzo di 23 anni, sbalzato dalla sella e investito, ha perso la vita sulla strada a una manciata di chilometri da casa. Roberto Gicola, che viveva a Sale Marasino, è rimasto senza vita sull’asfalto. L’ennesimo tragico schianto sulle strade della nostra provincia è stato registrato ieri pomeriggio attorno alle 17.15 sulla litoranea Sebina nel tratto che collega Sulzano e Sale Marasino.
L'incidente
Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri delle stazioni di Marone e Adro che hanno effettuato i rilievi di legge sul luogo dell’incidente. Stando ai primi riscontri, a quell’ora il 23enne stava guidando la sua Ktm verso Sale Marasino e stava superando la colonna di veicoli che procedevano lentamente. All’altezza del porto commerciale un furgone Ford ha rallentato, Roberto se ne è forse accorto all’ultimo momento e si è sbilanciato nella frenata. Con il manubrio della moto ha urtato i fari posteriori del Transit e quel leggero colpo è bastato a farlo cadere nella corsia opposta. Proprio in quel momento sopraggiungeva una Kia Sportage e la persona al volante non ha potuto fare nulla per evitare di travolgerlo.
Immediatamente sono stati allertati i soccorsi, a Sale Marasino è arrivato l’elisoccorso ma i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Il ricordo
Roberto era un ragazzo pieno di vita e di voglia di fare. Amava il calcio e la musica rock: era da poco tornato da un festival a Firenze.
Gli amici, increduli, ricordano di lui volentieri la passione per la Juventus ma di più la voglia di giocare nella squadra del Gruppo sportivo, di cui faceva parte da due anni come portiere. Un giocatore educato e corretto con i compagni e gli avversari: in una recente partita ha fatto un gol «di quelli che non si dimenticano», calciando di prima intenzione dalla sua area e centrando l’incrocio dei pali di quella opposta. Lascia la mamma Ivonne, il papà Agostino e il fratello Cristian.
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