Improvvisata di Sgarbi per ammirare la parrocchiale di Capriolo

Il sottosegretario e critico d’arte ha apprezzato il restauro e le opere del Tiepolino
Sgarbi tra il parroco don Mattanza, il sindaco Vezzoli e l'assessore Facchi - © www.giornaledibrescia.it
Sgarbi tra il parroco don Mattanza, il sindaco Vezzoli e l'assessore Facchi - © www.giornaledibrescia.it
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Un’inaspettata quanto gradita sorpresa ieri a Capriolo, dove Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, è giunto in visita per ammirare lo splendore della chiesa parrocchiale del paese. Il critico d’arte, talmente noto da non avere bisogno di alcuna presentazione, ha fatto sapere della sua presenza poco prima di giungere effettivamente sul posto, attorno alle 13.30. Un orario poco consueto, soprattutto di domenica, ma che comunque non ha creato problemi.

Sgarbi è rimasto nel centro storico di Capriolo il tempo necessario per osservare da vicino le opere d’arte restaurate dal sapiente e magistrale restauro eseguito su un progetto, firmato nel 2016, dall’architetto Aurelio Pezzola e diretto dalla restauratrice Elisabetta Attorrese. Accolto dal sindaco Luigi Vezzoli, dal parroco don Giuseppe Mattanza e da rappresentanti del Comune e della Banca di Credito Cooperativo del Basso Sebino (che ha dato un grande contributo all'opera), il celebre critico si è soffermato in modo particolare sulla tavola del Romanino che raffigura il Cristo risorto, sulla tavola dei santi Gervasio e Protasio di Callisto Piazza, sulla pala dell’Assunta di Antonio Gandino e, naturalmente, sulla pala raffigurante San Giorgio di Ludovico Gallina e sul riscoperto affresco della Crocifissione di Umberto Marigliani, detto il Tiepolino.

Sgarbi, che era già stato a Capriolo sette anni fa grazie alla Bcc, si è intrattenuto coi presenti e ha lodato il recupero della chiesa e soprattutto delle opere del Tiepolino e la pala di San Giorgio, santo a cui è intitolata la parrocchiale. La conclusione del restauro era stata celebrata nel maggio dello scorso anno: allora fu presente anche, tra gli altri, l’ex parroco don Agostino Bagliani, che aveva seguito per anni i restauri con passione, dai primi progetti alla raccolta fondi, dalle fasi di lavoro sino ai problemi causati dagli stop della pandemia. Nove mesi dopo quel giorno così importante e sentito ecco la visita di Sgarbi, che ha un valore ancor più speciale vista la recente nomina nel ruolo di sottosegretario.

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