Il mistero dell’altarino esoterico tra vino, cibo e tovaglie nere

Santeria, vodoo o qualche altra iniziazione di stampo esoterico? Di cosa si tratti esattamente, al momento, non è chiaro. Di certo, l’altarino ritrovato l'altra mattina in località Grumetto di Rovato sta facendo molto parlare di sé in Franciacorta, con qualche brivido che nelle ultime ore è corso sulla schiena dei residenti di quest’ultimo lembo di campagna rovatese, in frazione Duomo a due passi da Berlinghetto, Cazzago San Martino e Travagliato.
Con un giallo nel giallo: le scarpe da donna e il rossetto comparso, come dal nulla, a metà pomeriggio. I fatti. Attorno alle otto del mattino, alcuni passanti in via Del Grumetto a Duomo di Rovato hanno trovato, lungo la strada che dalla frazione si snoda verso sud, bypassando il tracciato della BreBeMi attraverso un sottopasso posto a circa trecento metri, una scena quanto meno insolita.
Appoggiati sul selciato, in un piccolo slargo, due tovaglie, una rossa e una nera. Sulla prima rose rosse, sigarette, un calice pieno di vino e un’offerta in cibo, forse cous cous, sormontato anch’esso da una rosa rossa. Sulla seconda, un piccolo sigaro e un bicchiere di rhum. In bella mostra, due ceri votivi, rossi, entrambi accesi.
La notizia del ritrovamento ha fatto rapidamente il giro dei paesi limitrofi, e nel corso della mattinata numerosi cittadini si sono recati sul posto, cercando di capire il senso della messinscena. Nel pomeriggio, mani ignote - forse le stesse che avevano allestito il banchetto nella notte - sono tornate in zona, inscenando il consumo delle offerte e lasciando, in più, un rossetto rosso aperto e un paio di scarpe da donna. Ipotesi
. L’opzione che, nelle prime ore, aveva messo in apprensione gli abitanti - quella di un possibile rito a sfondo satanista - ha perso via via peso: i richiami, piuttosto, sembrano essere quelli di un rito d’innamoramento tipico della santerìa, la magia bianca (cugina della magia nera del vodoo) diffusa nei Caraibi e in Africa occidentale.
Un rituale eclatante, perché avvenuto in pieno giorno e lungo una strada piuttosto trafficata, seppur di campagna, che comunque non è un unicum nell’Ovest Bresciano. Diversi i casi di rituali esoterici, di varia natura, segnalati negli ultimi anni. I precedenti. Il più famoso risale al novembre 2013 nel cimitero di Iseo, con la sottrazione di diverse reliquie del paese e danni alle tombe dei sacerdoti locali. Episodi minori hanno poi riguardato negli anni successivi Cazzago San Martino e Palazzolo, anche se la zona più frequentata dagli appassionati del… genere resta comunque il Monte Orfano, nei dintorni della chiesetta rovatese di San Michele.
A richiamare l’attenzione è la presenza in zona, prima dell’arrivo dei Longobardi, di un antico centro religioso druidico. La topografia locale chiama ancora oggi lo spiazzo antistante il «Castello delle streghe», poiché la vulgata popolare identificava l’area - e la vicina grotta Laca, a Cologne - come luogo dei presunti «sabba».
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