Il mistero dei monoliti apparsi sul lungolago

In molti si chiedono quale sia la funzione di due monoliti spuntati sul lungolago Marconi di Iseo e sul porto Gabriele Rosa. Apparentemente infatti non richiamano a nulla di noto, ma l’arcano è svelato dal sindaco di Lovere, Giovanni Guizzetti, coordinatore del G16, il gruppo dei comuni rivieraschi del Sebino.
«I cippi di pietra stanno per essere installati in tutti i sedici paesi - anticipa -, due per ognuno di essi. Qualche località li ha già posizionati ma non tutte. Sopra questi cippi verranno applicate lastre di rame che riporteranno informazioni turistiche e culturali relative ad ogni centro storico. Purtroppo però, il progetto che fa capo ad un accordo con la Regione sulla valorizzazione culturale del lago d’Iseo è in notevole ritardo ed invece di essere terminato per il giugno 2017 è ancora in corso».
I monoliti spogli ne sono l’esempio. Guizzetti elenca alcune delle azioni comprese nell’accordo che ha visto trasferire sul lago d’Iseo 300mila euro: «Nel protocollo sono previsti oltre ai monoliti, le webcam, le biciclette elettriche, già a disposizione per ogni comune nel numero di sette, e le strutture touchscreen nelle quali il turista può cercare diversi tipi di informazioni, dall’alloggio al ristorante, dai mezzi di trasporto alle aperture dei centri culturali e dei negozi, sempre relative a tutti i sedici comuni».
Il sindaco segnala che i monoliti sono in fase di collocazione, i touchscreen sono già attivi, le biciclette elettriche invece sono ancora in «stand by» perché l’unione dei comuni è alla ricerca di un gestore unico per tutto il lago. «Si è deciso di agire in modo collettivo anche per il servizio di bikesharing - continua - così da poter offrire un servizio più omogeneo e permettere ai visitatori di prendere la bici in un comune e poi di lasciarla in un altro».
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