Il giardino (molto poco) zen che scalda gli animi in paese

Il Comune vuol realizzare un giardino zen di 2.000 metri quadri, ma l'opposizione polemizza e attacca: «Si tratta di un'opera inutile»
Dove. Il giardino da 2.000 mq sorgerà sulle ceneri dell’ala più vecchia dell’ex municipio
Dove. Il giardino da 2.000 mq sorgerà sulle ceneri dell’ala più vecchia dell’ex municipio
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Sarà pure zen, ma il giardino pronto ad essere realizzato sulle ceneri dell’ex municipio accende la polemica politica.

Paratico, Consiglio comunale della scorsa settimana: la maggioranza porta in Aula una variazione al bilancio di previsione che contiene, fra le altre voci, una maggiore spesa di 250.000 euro. La cifra consente alla Giunta guidata dal sindaco Carlo Tengattini di prevedere all’inizio del 2018 la demolizione del corpo più vecchio dell’ex municipio (risalente al 1957) per fare spazio ad un giardino zen di 2.000 metri quadri a servizio della cittadina e degli utenti della vicina biblioteca.

Ci saranno un ponte in ferro, percorsi in pietra, cipressi, ulivi, erbe tappezzanti, una ricca selezione di rose antiche e, per finire, una scultura dedicata a Emily Dickinson. «È un’operazione prevista in tre fasi - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giambattista Ministrini -. In primis la demolizione del vecchio fabbricato, poi l’abbassamento di circa due metri della muratura di contenimento, infine la trasformazione a verde dell’intera area». Eppure l’annuncio dell’opera, ispirata ai precetti tradizionali dei giardini zen, non ha affatto rilassato gli animi. Al contrario.

La minoranza che fa capo a Paratico Libera ha bocciato senza mezzi termini la scelta dell’Amministrazione comunale: «Non ci sembra affatto una scelta opportuna - hanno attaccato Daniele Bianchetti e Tiberio Boni -. Il paese non ha alcun bisogno di una replica, magari piacevole ma certamente poco fruibile, del parco delle erbe danzanti. Riducendo sensibilmente la cubatura anziché demolire in toto, l’Amministrazione avrebbe potuto trasformare gli spazi del vecchio municipio in un utile polo sociale. Una struttura a disposizione per accogliere ambulatori medici, poliambulatori, punti prelievo: la stessa che era stata prevista in zona Montalto, salvo poi essere stata cancellata dai piani del Comune».

«Visto come sono andate le cose, non siamo contrari all’abbattimento - è invece il commento di Giulio Ruggeri dai banchi della minoranza di Impegno per Paratico -. Ma questa operazione non è altro che una pezza messa per coprire gli errori commessi in origine dall’Amministrazione Tengattini, quando ha deciso di spostare il municipio dalla piazza. Da allora, tra trasferimenti e sistemazioni, si sono spesi centinaia di migliaia di euro. A questo punto che l’Amministrazione realizzi un semplice parco, facilmente fruibile da famiglie e bambini, anziché lasciarsi ispirare da tradizioni che non appartengono alla nostra cultura».

Ma il sindaco del paese Carlo Tengattini tira dritto: «L’intervento in questione permetterà, entro la prossima primavera, di portare a compimento la riqualificazione del centro storico avviata anni fa. Il polo socio-sanitario? C’è già ed è a disposizione - osserva Tengattini - : si chiama centro Sereno ».

 

 

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