Il giardino che cura è ad Adro

Il «polmone verde» è stato realizzato in via Cairoli 29 per stimolare i pazienti con demenza degenerativa
Laghetto. Cacciatori e pensionati aiuteranno a curare gli spazi
Laghetto. Cacciatori e pensionati aiuteranno a curare gli spazi
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Un giardino sensoriale per dare serenità agli anziani della casa di riposo, aiutando nel contempo i pazienti con demenza degenerativa nel proprio percorso di stimolo quotidiano. La Fondazione «Opera pia Delbarba Maselli Dandolo» di Adro ha inaugurato, nel parco di via Cairoli 29, un nuovo ampio angolo zen trasformando - in accordo con l’Asl - una zona dissestata adibita a parcheggio in un ampio polmone verde dal sapore di tranquillità.

Spazi moderni. L’ingresso della «Delbarba Maselli Dandolo»
Spazi moderni. L’ingresso della «Delbarba Maselli Dandolo»

Il presidente della Fondazione, Piergiuseppe Mondini, parla di «una nuova area verde, voluta dal cda, che si configura come luogo destinato alla stimolazione dei sensi, diventando esso stesso strumento terapeutico».

Per il conte «Gin». Il giardino sensoriale è dedicato a Enrico Dandolo, detto «Gin», ultimo conte della dinastia adrense, che per primo ipotizzò la creazione di un ospedale nella struttura diventata poi l’attuale casa di riposo. Un busto oggi lo ricorda, al centro del percorso circolare a disposizione degli utenti della struttura, tra cui pazienti di Alzheimer e altre patologie analoghe, in cui potersi muovere tra suoni, luci, colori e suoni, senza un controllo continuo ma - grazie alla struttura circolare - in perfetta sicurezza e serenità.

Associazioni come quelle dei cacciatori e dei pensionati cureranno alcune strutture interne, come la voliera per uccelli e il laghetto, nella logica di un luogo che sarà aperto al tessuto sociale e alle scuole del territorio. Un plauso è arrivato dall’Amministrazione comunale del borgo franciacortino: il sindaco Paolo Rosa si è complimentato con il cda della casa di riposo «per avere saputo unire l’utile al dilettevole. La riqualificazione dell’area esterna, ora diventata un piccolo gioiello di serenità, è un altro tassello nel percorso della struttura, capace di andare incontro alle esigenze dell’utenza, in perfetta sintonia con l’Asl di Brescia».

Il giardino, pensato dall’architetto Emiliano Bolis, occupa la zona retrostante l’ingresso della «Delbarba Maselli Dandolo» e va a chiudere un anno di interventi - da 250mila euro - che avevano già rimesso a nuovo l’ingresso della casa di riposo, con la realizzazione di un salone. Il tutto, grazie alla collaborazione delle associazioni ospitate nel parco, come quella di «Pensionati e anziani».

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