Il ciclista dei ghiacci: «Un furgone ha cercato di investirmi»

La denuncia di Luca Bettinsoli, ultraracer sopravvissuto ai ghiacci d'Alaska, che ha rischiato l'investimento in Franciacorta
Luca Bettinsoli
Luca Bettinsoli
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Ha pedalato in condizioni estreme. Quelle che sperimenta chi partecipa a gare tra i ghiacci d'Alaska o nel deserto dei Gobi. Di certo se l'è vista brutta più di una volta. E pare quasi un paradosso che proprio lui debba temere per la sua incolumità su un comune lembo d'asfalto in terra di Franciacorta.

Luca Bettinsoli, ultraracer brescianissimo, che fa parte della ridottissima pattuglia di pedalatori dell'estremo della Leonessa che passa per Enrico Ghidoni o Willy Mulonia, lo ha raccontato in prima persona su Facebook, facendo leva sul social network anche per mettere sull'avviso altri ciclisti e scongiurare così che altri potessero incappare nella sua stessa disavventura.

Fatto sta che mentre ieri mattina si trovava a Monticelli Brusati, si è visto «puntato» a suo dire da un furgone poi allontanatosi. Per fortuna, Bettinsoli è riuscito a prendere un numero di targa parziale, mentre un testimone dell'episodio faceva altrettanto. Numeri che assieme a una descrizione del veicolo sono confluiti in una denuncia sporta dallo stesso ultraracer ai carabinieri.

Una decisione, spiega lo stesso biker sul social network, non tanto per desiderio di rivalsa, quanto per fare in modo che chi ha messo in atto comportamenti pericolosi per l'incolumità di chi va in bici possa essere sanzionato, non mettere a repentaglio altre vite, e avere magari occasione per riflettere sul proprio gesto.

Al di là dell'esito delle ricerche, certo duole constatare come - a poche ore dalla conclusione di una settimana segnata dalla tragedia che ha colpito il ciclismo bresciano con la morte di Roberta Agosti, compagna di Marco Velo, assistente del ct della nazionale - si debba registrare un espiodio tanto allarmante per chi ama le due ruote.

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