Valsabbia

I camminatori che hanno fatto 200 volte il giro del lago d'Idro

L’iniziativa del periplo dell'Eridio è nata nel 2006 da un'idea dell'erborista Pierfranco Bolandini: si trovano ogni primo saato mattina del mese
Gli «Ambasciatori del lago», dal 2006, hanno percorso per 200 volte il periplo del lago d’Idro - © www.giornaledibrescia.it
Gli «Ambasciatori del lago», dal 2006, hanno percorso per 200 volte il periplo del lago d’Idro - © www.giornaledibrescia.it
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Edizione numero duecento per il periplo del lago d’Idro, manifestazione inventata nel 2006 dall’erborista Pierfranco Bolandini, che si ripete ogni primo sabato del mese. Puntuali anche l'altroieri mattina, al taglio della torta realizzata per l’occasione con le sembianze dell’Eridio, si sono presentati una cinquantina di «Ambasciatori del lago», così vengono anche definiti i «Camminatori del lago» che ogni volta scarpinano per 30 chilometri cercando di stare il più vicino possibile alle sue sponde.

Ambasciatori in quanto, fedeli alle motivazioni che hanno fatto nascere la manifestazione, i partecipanti camminano per porre l’attenzione sulle condizioni dello specchio d’acqua valsabbino, una volta alle prese con i livelli, quell’altra con l’inquinamento, quell’altra ancora con l’impossibilità di percorrere la pubblica battigia, a causa di alcuni abusi che hanno finito con l’inglobare le spiagge in terreni privati.

In cammino

Una veduta del lago d'Idro - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta del lago d'Idro - © www.giornaledibrescia.it

In questi anni dunque è successo di tutto: sbarramenti per impedire il passaggio dei camminatori, cani lasciati in libertà, persino diffide ed esposti. «Non ci interessa, noi camminiamo solamente, convinti come siamo che questa attività faccia bene al corpo e alla mente, prima ancora che al nostro lago» afferma ogni volta Bolandini, per duecento volte presente, accumulando così attorno all’Eridio 6mila chilometri di sponde percorse.

La formula è semplice. Alle 8 del mattino di ogni primo sabato del mese, chi è presente davanti alla ex erboristeria, ora associazione culturale e circolo privato, che a Ponte Caffaro si affaccia sulla 237 del Caffaro, può partecipare. Di volta in volta viene accolto con dei biscotti o bevande naturali e solo alla fine del «giro» riceve l’attestato di «ambasciatore».

Tradizione

In inverno il giro del lago viene effettuato in senso antiorario, approfittando così dell’esposizione al sole sia al mattino sia al pomeriggio. In estate si percorre al contrario per restare il più possibile in ombra. C’è anche un dislivello di 300 metri da superare, percorrendo il Sentiero dei contrabbandieri da Vesta a Baitoni (e viceversa) dove le «Sasse» a picco sul lago impediscono di stargli più vicino. Una manifestazione locale, certo, ma con un respiro internazionale.

Sabato infatti fra i presenti c’erano anche due svizzeri: Marco Bonfiglioli, gavardese che vive in terra elvetica da settant’anni e l’amico Franz Hobrit che lavora per Pro Natura;con loro la giapponese Yuki e la figlia Adi che aveva 9 anni quando ha fatto il primo giro. Ma non è tutto: c’era anche una delegazione trentina dal lago di Caldonazzo, in virtù di un gemellaggio «acceso» dallo stesso Bolandini alcuni anni fa.

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