Gli ulivi vanno a ruba? Il Comune usa le telecamere

A Marone qualche mano lesta porta via gli alberi messi a dimora dal Comune. Che adesso non ne può più...
Telecamera di sorveglianza (simbolica)
Telecamera di sorveglianza (simbolica)
AA

Gli ulivi di Marone? Vanno a ruba. Questa volta ulivi e olive non fanno parlare per la loro eccelsa qualità, o per la quantità del raccolto, e nemmeno per qualcuna delle belle manifestazioni che richiamano l’attenzione sul pregiato prodotto del Sebino. Questa volta nel mirino della cronaca gli ulivi maronesi ci finiscono perché qualcuno li ruba dai margini delle strade. 

Dall’inizio dell’anno è già successo quattro volte. Gli alberelli spariti sono una decina. L’ultimo episodio si è verificato la settimana scorsa. A farne le spese in questa occasione sono stati quattro esemplari che il Comune aveva messo a dimora nel filare che fiancheggia la pista ciclo-pedonale tra il centro e Vello. In tutto gli alberi sono quindici, o meglio dovrebbero essere quindici, perché in pratica da quando si è deciso di piantarli ne è sempre mancato qualcuno.

Colpa di qualche «mano lesta» che ha deciso di arredarsi gratis il giardino di casa o rimpinguare la dotazione del proprio appezzamento senza metter mano al portafogli. Se la prima volta il furto aveva infastidito il Comune, questo quarto episodio è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Anche se il danno economico non può definirsi rilevante, il Comune non intende starsene con le mani in mano. La soluzione? Usare le due telecamere che si trovano al vicino bivio di Vello, che oggi inquadrano solo lo svincolo, per sorvegliare le piante e proteggerle.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato