Giovanni lascia il posto fisso per fare musica che fa bene

Lasciare il «posto fisso» per inseguire la propria passione per la musica, che oggi si esprime soprattutto in quel mix di condivisione nel gioco che è alla base del «drum circle». È la storia del percussionista Giovanni Bersini, classe ‘78 originario di Ospitaletto, ormai punto di riferimento nel Bresciano come facilitatore nei drum circle, attività che riunisce in un cerchio persone di ogni genere non solo per fare musica con strumenti percussivi, ma anche per creare una comunicazione empatica attraverso il «gioco della musica».
Dimensione terapeutica
«Scopro il drum circle nel 2017 e mi colpisce per come il cerchio abbatta il senso del giudizio delle persone che, entrando, possono sviluppare un senso creativo e una comunicazione non verbale davvero forte - racconta Bersini, entrando anche in quella dimensione musico-terapeutica del drum circle -, con dei benefici a vari livelli, su tutti qullo psicologico, molto importanti». La passione per le percussioni nasce in Giovanni sin dalla tenera età, trasmessa anche da papà Pasquale, fisarmonicista: «Ho sentito dentro di me la musica sin da piccolo, con una fascinazione particolare per i tamburi - spiega Bersini, oggi di casa a Cazzago -. Ho iniziato però a studiare in modo serio nel ‘99 con il maestro Beppe Gioacchini alla scuola bresciana Altro Suono e poi al Cpm di Milano. La formazione è proseguita anche attraverso i viaggi, specie in America Centrale».
La svolta
Lo sviluppo della passione di Bersini prosegue (ci sono concerti in tutto il Centro-Nord Italia e ben due dischi con il gruppo latin jazz Azùcar), ma si scontra con quel poco tempo libero che gli viene concesso giocoforza dal suo lavoro come barbiere nel negozio del fratello Amos. Nel 2015 la scelta di lasciare tutto per inseguire il suo sogno di vivere con (e per) la musica. «Ho lasciato tutto perché sentivo questa esigenza, e per un anno e mezzo ho solamente suonato e studiato - prosegue il 44enne -. Poi ho trovato un lavoro come assistente ad personam part-time e soprattutto ho iniziato ad insegnare percussioni alla scuola di armonia Strickler di Rovato». L’incontro con il «drum circle» è però la folgorazione che amplia la platea di «studenti», aprendo Bersini a un modo di utilizzare le percussioni in modo diverso, oltre i canoni della musica tradizionale: «Nel 2020 mi contatta Paola Ceretta di MusicalMente, che mi permette di portare i drum circle nelle scuole - conclude Bersini, che ha studiato anche con l’inventore del drum circle: il californiano Arthur Hull -. Lavoro poi con ragazzi "speciali" e ogni mese c’è un drum circle aperto a tutti nella Cittadella della musica e dell’arte di Marone gestita dall’associazione Luna e un quarto». Per info visitare i canali social di Giovanni Bersini.
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